PALERMO – “Capita spesso che abbiamo attacchi nei social, sono spesso tollerabili, ma l’ultima ondata d’odio che mi è stata scatenata contro ha superato ogni limite”.
Giusi Savarino, assessore regionale all’Ambiente, è reduce dall’ultima shitstorm sui social.
“Sono stata accusata di essere mafiosa – racconta a LiveSicilia – con attacchi sessisti, mi hanno detto che ero una prostituta, che dovevo andare a lavare i bagni. Ho un figlio che frequenta i social, anche se gli spieghi che esistono i leoni da tastiera, non sempre è comprensibile un insulto alla madre. Guardando la faccia turbata di mio figlio ho capito che era stato superato ogni limite”.
Savarino contatta un avvocato palermitano, fotografa gli attacchi, sono stati ben 40 nel giro di poche ore. Teme che ci sia una regia dietro la tempesta di fango che si è abbattuta su di lei. L’assessora è convinta che “i social non possono essere uno strumento di propaganda politica, quando la si fa in questo modo. È giusto combattere per ciò in cui si crede, ma senza dover alimentare odio e rabbia”.
Le prossime mosse
“L’insulto ha un prezzo – aggiunge ancora l’assessora – se andando avanti riusciamo a ottenere le condanne io darò i fondi a un centro contro la violenza delle donne. Anche questa è una forma di violenza, io sono una donna forte, mi auguro che si metta mano a una norma sui social, ci sono molti profili falsi, alimentati da gruppi, sembra quasi che ci sia una regia, lo scopriremo”.
Giusi Savarino manda un messaggio, rivolto anche a chi fa politica: “Bisogna darsi una regolata, non mi sono mai sottratta allo scontro politico, non ho paura di scontrarmi per difendere una idea, un progetto, anche con forza e determinazione e non ho di certo bisogno di scorte social, ma questa non è politica, sono insulti diffamatori e vergognosi, che con la politica non c’entrano niente. Quando si arriva a questo si perde il senso, si scatenano bassezze e livore”.
Ma c’è anche una nota positiva, “ho ricevuto molta solidarietà, dai miei colleghi di partito, ma anche da esponenti di sinistra, mi ha fatto molto piacere che i messaggi siano stati trasversali”, conclude.

