Sbancato il catino di Andria | Barraco su rigore, il Messina vola - Live Sicilia

Sbancato il catino di Andria | Barraco su rigore, il Messina vola

La formazione peloritana sbanca il campo del "Degli Ulivi" grazie alla fredda esecuzione dal dischetto del suo numero 10, e si porta per qualche ora in testa alla classifica. Ancora una prova solida degli uomini di Di Napoli, ancora imbattuti.

calcio - lega pro
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ANDRIA – Esame di maturità passato a pieni voti. Un Messina cinico e granitico espugna il “Degli Ulivi”, tana della capolista Fidelis Andria godendosi almeno per qualche ora un insperato primato. A sciogliere ogni dubbio circa la dipendenza da gol dalla coppia Tavares-Cocuzza, ci ha pensato Barraco che ha realizzato il gol partita al 34’ su calcio di rigore: in quell’occasione i padroni di casa sono rimasti in dieci per il rosso all’ex Mariano Stendardo. Di Napoli, che deve fare a meno di Martinelli con Gustavo e Padulano, conferma il cambio di modulo passando ad un 4-4-2- abbastanza offensivo. Alessandro Parisi parte dalla panchina, confermata la coppia di difesa formata da Burzigotti e Palumbo con Frabotta e De Vito terzini. In mezzo Baccolo e Giorgione con Zanini e Barraco esterni in supporto dell’attacco pesante formato da Tavares e Cocuzza, per la prima volta insieme dal 1’ minuto.

Il “Degli Ulivi” è una bolgia dantesca, ma il Messina prova subito a gelarlo con una splendida punizione di Burzigotti dai 25 metri ma Polizzi si distende sulla destra e mette in corner. I padroni di casa si fanno vedere al 13’ con Onescu che raccoglie una corta respinta della difesa siciliana dopo un calcio di punizione, ma il suo tiro termina di poco alto sopra la traversa grazie alla deviazione di un difensore del Messina. Al 21’ ancora giallorossi pericolosi, con Giorgione che serve Barraco sulla destra in area che calcia di contro balzo, ma Poluzzi gli dice di no. Il Messina prende campo, rispetto alla Fidelis Andria sembra giocare più di squadra e al 34’ arriva l’episodio che stravolge il match: traversone dalla destra letto male della difesa pugliese con Onescu che con un timido colpo di testa per poco non serve Tavares dentro l’area piccola, Stendardo è costretto ad abbattere l’attaccante portoghese, con il direttore di gara che concede il penalty ai siciliani estraendo il cartellino rosso all’indirizzo del difensore pugliese.

Dagli 11 metri si presenta Barraco, che calcia alla destra di Poluzzi che intanto si era tuffato dall’altro lato portando il Messina in vantaggio. La gara adesso vive sul filo della tensione, ogni fischio del direttore di gara in favore del Messina viene sottolineato con disapprovazione dal pubblico mentre la Fidelis ci prova al 42’ con Onescu, che serve Grandolfo spalle alla porta che stoppa e si esibisce in un’acrobatica rovesciata che termina lemme lemme tra le braccia di Berardi. Il Messina chiude avanti nel punteggio e negli uomini in campo un primo tempo combattuto e ben giocato, in cui i ragazzi di Di Napoli si sono dimostrati più squadra.

La Fidelis Andria prova a caricare comunque a testa bassa non curante dell’inferiorità numerica, al 54’ ci prova Cortellini quasi dai 30 metri, ma Berardi si distende sulla sinistra ed evita il peggio. I ritmi della gara sono più blandi, i pugliesi provano rendersi pericolosi soprattutto sui calci piazzati ma il Messina è solido e non soffre. Semmai i giallorossi sfruttano poco le ripartenze, mancando il colpo del ko. Il match vive sul filo dei nervi, ad esempio è Barraco a prendersi il rimprovero del pubblico di casa e degli avversari che gli rimproverano qualche “sceneggiata” di troppo con il chiaro intento di perdere tempo. Il Messina però sbaglia nel concedere troppe palle inattive ai padroni di casa e all’80’ ci vuole il miglior Berardi per disinnescare una splendida punizione di Strambelli diretta all’incrocio. All’89’ nuovo brivido per il Messina, con un bello scambio Strambelli-Cappellini con quest’ultimo che da posizione defilata calcia addosso a Berardi.

Così dopo 13 mesi di delusioni, il Messina torna ad assaporare il dolce sapore del successo esterno. 3 punti di un importanza capitale per i ragazzi di Arturo Di Napoli, capaci di battere a domicilio l’ormai ex capolista che viaggiava con il vento in poppa, giocando una gara attenta e saccente, forse non perfetta, dimostrando di non essere una meteora che si scioglie come neve al sole al primo esame del fuoco. Chiunque vorrà cullare sogni di gloria, da oggi dovrà fare i conti anche con il Messina.

Tabellino

Fidelis Andria-Messina 0-1

Marcatori: 34’ Barraco rig.

Fidelis Andria: Poluzzi, Tartaglia, Cortellini, Fissore (63’ Bangoura), Bisoli, Stendardo, Onescu, Piccinni (84’ Cappellini), Grandolfo, Strambelli, Morra(71’ Kristo). A disp. Cilli, Aya, Ferrero, Vittiglio, Alhassan, Cianci, Matera, Paterni. All. D’Angelo

Messina: Berardi, Frabotta, De Vito, Baccolo, Burzigotti, Palumbo, Zanini, Giorgione, Tavares (84’ Fornito), Barraco (76’ Parisi), Cocuzza (62’ Salvemini). A disp. Addario, Bramati, Barilaro, Russo, Fusca. All. Di Napoli

Arbitro: Sign. Niccolò Baroni della sez. di Firenze. Guardalinee: Alberto D’Alberto di Teramo e Domenico Campitelli di Termoli

Ammoniti: Frabotta (M), Cocuzza (M), Palumbo(M)

Espulso: 34’ Stendardo per fallo da ultimo uomo


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