Scandalo Ciapi: l'unico condannato è Fausto Giacchetto

Scandalo Ciapi: l’unico condannato è Fausto Giacchetto

Assoluzioni e prescrizioni per tanti imputati.

PALERMO – Tra prescrizioni e assoluzioni nel merito alla fine l’unico imputato condannato per lo scandalo Ciapi è Fausto Giacchetto. La Corte di Appello di Palermo gli ha inflitto 3 anni e 5 mesi (in primo grado ne aveva avuti 8).

Gli assolti sono l’ex assessore regionale Luigi Gentile (difeso dall’avvocato Giovanni Rizzuti, era già stato assolto per la corruzione, e il legale aveva impugnato la prescrizione del voto di scambio), Carmelo Bellissimo, Sandro Compagno (difeso dall’avvocato Ottaviano Pavone, l’imputato, che ha trascorso un periodo in custodia cautelare, in primo grado aveva ottenuto la prescrizione mentre ora c’è un’assoluzione piena) e Salvatore Caputo.

Non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per una parte delle contestazioni nei confronti di Giacchetto e per tutte le accuse mosse a Francesco Riggio (ex presidente del Ciapi, era stato condannato a 5 anni e 8 mesi), Stefania Scaduto, Gaspare Lo Nigro (l’ex dirigente dell’Agenzia regionale per l’impiego, difeso dall’avvocato Marcello Montalbano, era stato condannato a 3 anni e mezzo), Ornella Graziano e Giancarlo Ferrara.

La corte presieduta da Adriana Piras ha ordinato la confisca per equivalente dei beni nella disponibilità di Giacchetto fino alla concorrenza di un milione e 400 mila euro, di Ornella Graziano fino a 7.600 euro e Giancarlo Ferrara fino a 8.250 euro.

Secondo l’accusa, Giacchetto avrebbe pianificato una mega truffa, creando un sistema illecito per gestire a suo piacimento, grazie alla presunta compiacenza di imprenditori, burocrati e politici, quindici milioni di euro destinati alla comunicazione del progetto Coorap. Gli imputati erano accusati a vario titolo di associazione a delinquere (Giacchetto e Riggio) corruzione, truffa e falso in atto pubblico.

“Faremo ricorso in Cassazione contro questa sentenza, dopo averne letto le motivazioni, perché riteniamo che Riggio, i cui addebiti sono stati dichiarati prescritti, sia totalmente estraneo alle contestazioni che gli sono state rivolte. Vogliamo ottenere una completa assoluzione nel merito considerato che agli atti processuali risulta provata la sua innocenza”. Lo afferma Sal Mormino, legale di Francesco Riggio ex presidente del Ciapi.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI