"Schiaffo ai precari" | L'Anci scende in campo - Live Sicilia

“Schiaffo ai precari” | L’Anci scende in campo

Leoluca Orlando

"La proroga di un solo anno dei precari degli enti locali è uno schiaffo alle istanze dei lavoratori avanzate da Fp Cgil-Cisl Fp-Uil Fpl - prosegue la nota - per risolvere in via definitiva con la stabilizzazione nelle dotazioni organiche la ventennale storia del precariato siciliano".

PALERMO – “L’Anci Sicilia sostiene le ragioni della nuova protesta dei sindacati, ribadendo che non solo è necessario tutelare i lavoratori precari ma anche assicurare ai cittadini i servizi essenziali”. Lo dice il presidente dell’Anci in Sicilia e sindaco di Palermo Leoluca Orlando commentando la nuova iniziativa di protesta che metteranno in atto nei prossimi giorni le sigle sindacali Fp Cgil-Cisl Fp-Uil Fpl.

“La proroga di un solo anno che neanche riesce a garantire tutti i precari è uno schiaffo alle istanze dei lavoratori avanzate da Fp Cgil-Cisl Fp-Uil Fpl per risolvere in via definitiva con la stabilizzazione nelle dotazioni organiche la ventennale storia del precariato siciliano.” Lo dichiarano i segretari generali di FP CGIL, CISL FP E UIL FPL Michele Palazzotto, Gigi Caracausi e Enzo Tango in merito all’emendamento esitato dalla Commissione bilancio alla Camera che consentirebbe la proroga di un anno per i contrattisti degli enti locali, ad esclusione di quelli che lavorano negli enti in dissesto o predissesto. “Con lo slogan “Stabilizzazione Ora” siamo scesi in piazza l’11 scorso insieme a migliaia di lavoratori e ad una nutrita delegazione di sindaci guidata dai vertici di Anci Sicilia – sottolineano i tre sindacalisti – “iuscendo alla fine a coinvolgere anche la Regione in questa vertenza, con la sottoscrizione di una lettera alla Commissione Bilancio per chiedere soluzioni adeguate alla portata del problema”. Di fronte a quello che per il sindacato confederale rappresenta “l’ennesimo atto di arroganza di chi vuole che in Sicilia i problemi non si risolvano bensì si aggravino, annunciamo un’immediata nuova mobilitazione, a partire dall’occupazione delle aule consiliari degli enti esclusi dalle proroghe, e chiediamo all’Anci di aderire a questa nuova iniziativa, così come è avvenuto quattro giorni fa”. “Governo e Parlamento nazionali”, concludono Palazzotto, Caracausi e Tango, “devono, in questa fase, almeno garantire le proroghe per tutti i lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni siciliane e subito dopo avviare un tavolo di confronto con il nostro coinvolgimento, della Regione e dell’Anci per consentirne la stabilizzazione in via definitiva nelle dotazioni organiche. Diversamente, non esiteremo ad inasprire il livello conflittuale”.

“La proroga di un anno per i contratti dei precari degli enti locali, nel testo licenziato dalla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, è un provvedimento deludente, rispetto alle ventilate ipotesi di stabilizzazione, ed inaccettabile, giacché taglia fuori i dipendenti dei comuni in dissesto o in predissesto finanziario, ossia anche quelli con piano di riequilibrio approvato – dice il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina – a Cefalù sono 28 le unità di personale con contratto in scadenza al 31 dicembre e quindi, allo stato delle cose, non rinnovabili. La prosecuzione del rapporto di lavoro con questi lavoratori è una esigenza irrinunciabile per l’Ente, che non può fare a meno di professionalità fondamentali senza piombare nella totale paralisi amministrativa. Basta pensare che nell’Ufficio di Ragioneria tutti i cinque dipendenti in forza sono precari con scadenza di contratto a fine anno. Abbiamo avuto rassicurazioni che la norma necessaria a consentire la proroga dei contratti in scadenza al 31 dicembre verrà inserita dal Governo nel Decreto Milleproroghe ma questo non ci fa abbassare la guardia. Faremo sentire la nostra voce, accanto a quella delle Organizzazioni sindacali e dei lavoratori, sino al conseguimento di questo sia pur minimo risultato”.


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