Schifani: "Cuffaro correrà da solo alle europee, lavoriamo per election day" - Live Sicilia

Schifani: “Cuffaro correrà da solo alle europee, lavoriamo per election day”

"Non possiamo diventare un taxi"

PALERMO – “Ad oggi è importante che Forza Italia voli in alto, anche con qualche problema interno di territorialità. Non so alle europee con chi correremo. Il partito di Cuffaro correrà da solo. Noi avremo una lista fortissima“. A dichiararlo è Renato Schifani, presidente della regione siciliana, intervenuto al congresso provinciale del partito di Palermo. Proprio della corsa in solitaria ha parlato ai microfoni di LiveSicilia Totò Cuffaro, consapevole delle difficoltà oggettive di raggiungere il 4%.

Il presidente della regione ha ricordato anche Berlusconi, con il quale si è sentito “sette giorni prima che morisse. Ricordo le sue parole. Oggi non siamo più un partito leader e quindi abbiamo il dovere di portare avanti un progetto liberale pluralistico. Ma non possiamo diventare un taxi. Guai a vivere di Amarcord. Io ho vissuto 20 anni con Berlusconi e le sue battaglie devono essere la sua forza. Noi dobbiamo essere forti come lui per cambiare l’Italia e la Sicilia. Noi qui stiamo lavorando con una coalizione molto forte. Tenere unita la maggioranza significa evitare che ci siano isolamenti di alcuni partiti rispetto ad altri. Io farò in modo che ci sia reciproco rispetto”.

La Regione Siciliana, inoltre, sta lavorando per reintrodurre le province e si sta pensando ad un election day: “Non c’è’ alcun motivo di non abbinare i due grandi appuntamenti elettorali delle elezioni europee e provinciali – ha spiegato Schifani -. Questo è il mio pensiero, e credo che sia quello di tutta la coalizione. Lavoriamo per un election day in Sicilia“.

Schifani ha anche parlato della possibilità, così come paventato dal deputato Giorgio Mulé, che i siciliani abbiano più potere in Forza Italia: “Non lo chiedo io – ha precisato Schifani -, ma altri, io vado avanti per la mia strada nel governare la Sicilia. Per quanto mi riguarda, se dovesse essercene bisogno, allora ne parleremo. È giusto che la Sicilia abbia un ruolo, ma questa affermazione credo non riguardi me, c’è tanta classe dirigente in grado di svolgere ruoli apicali all’interno di un partito che ha bisogno di essere pluralista e di avere la responsabilità di rappresentare le Regioni”.

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