PALERMO – L’avvicinarsi delle elezioni europee e il dibattito sul futuro di Forza Italia in Sicilia si incrociano con le dinamiche del governo di Renato Schifani, così il presidente della Regione trova alleati nella Dc di Totò Cuffaro e nel Movimento per l’autonomia del suo predecessore Raffaele Lombardo. Un feeling che tornerebbe utile a Schifani anche al rientro dalla pausa estiva, con lo scoglio della Finanziaria regionale all’orizzonte.
Schifani: “Forza Italia sia un partito pluralistico”
Schifani rilancia la sua idea di una Forza Italia come partito sempre più “pluralistico” dopo la scomparsa del fondatore Silvio Berlusconi e ribadisce l’intenzione di aprire un dialogo con le altre forze moderate in Sicilia. “Fermo restando che il simbolo di Forza Italia e il nome di Berlusconi per noi sono irrinunciabili – dice il governatore a ‘il Giornale’ -. C’è però una vasta area popolata da persone che fanno riferimento diretto al Partito popolare europeo. Ed è lì in quell’area che dobbiamo cercare nuove aggregazioni”.
Mpa e Dc compagni di viaggio di Forza Italia
Il presidente della Regione Siciliana cita espressamente Mpa e Dc, dai quali nei giorni scorsi sono arrivati segnali di apertura rispetto all’idea di un ‘rassemblement’ che si ispiri ai principi del Partito popolare europeo. Lo stesso Cuffaro e l’esponente autonomista nella Giunta regionale, Roberto Di Mauro, hanno accolto positivamente il pensiero del governatore e oggi l’europarlamentare Francesca Donato, eletta nelle file della Lega ma con la Dc, valuta positivamente la presa di posizione dell’inquilino di Palazzo d’Orleans: “L’apertura di Schifani ad una lista del Ppe in Italia per le prossime elezioni europee è un fatto politico molto importante – sottolinea -. Ora più che mai bisogna avere il coraggio di un ‘predellino’ dei moderati”.
Falcone: “Bene Schifani, Forza Italia attrattiva”
Positivo il commento dell’azzurro Marco Falcone, assessore regionale all’Economia, che invita a lavorare a un progetto di ampio respiro. “L’interesse manifestato dagli alleati centristi e autonomisti a convergere in Forza Italia in vista delle Europee, nel segno della comune appartenenza al Partito Popolare Europeo, conferma la grande attrattività del partito fondato da Silvio Berlusconi – dice -. Bene fa il Schifani a caldeggiare l’aggregazione dei moderati sotto Il simbolo azzurro”.