CATANIA – Ha voluto partecipare al consueto pranzo che la comunità catanese di Sant’Egidio prepara ogni venerdì a favore di chi è in difficoltà. Niente fotografi e telecamere al seguito: ma un incontro veloce con i giornalisti alla fine di tutto. Organizzato nella struttura che si trova poco più in là, in via Vittorio Emanuele, alla lavanderia solidale intitolata a Papa Francesco.
La visita del presidente della Regione, Renato Schifani, a Catania è servita anche a rilanciare un messaggio politicamente ecumenico: quello legato al Reddito di povertà.
Non a caso ad accompagnare il governatore c’è Nicola D’Agostino, primo firmatario della legge. A fare gli onori di casa il presidente di Sant’Egidio, Emiliano Abramo. A supporto anche il capo della protezione civile regionale, Salvo Cocina.
Il Reddito di povertà
“Noi come governo abbiamo adottato provvedimenti che sono anche economici – spiega Schifani -. Vogliamo che gli ultimi non siano ultimi e possano vivere in modo decoroso. Il nostro segnale è quello di rivolgersi ai sindacati e alle strutture preposte per fare istanza del Reddito di povertà”.
L’appello
“Si apriranno termini e istanze e queste persone rischiano di non potersene avvalere perchè nemmeno lo sanno – ha proseguito il presidente -. E come governo abbiamo anche il dovere di attivare una campagna di comunicazione per poter arrivare a tutti”.
“Ci sono persone che non ce la fanno e le istituzioni devono far sentire la propria vicinanza – ha concluso -. Ho visitato tante di queste realtà quando ero presidente del Senato e, devo dire, che abbiamo dato un messaggio chiaro adottando una legge che aiuterà”.
La visita
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Visita conclusa e la promessa di ritornare presto. Assieme alla donazione del governatore, attraverso il fondo presidenziale, di una somma pari a 50 mila euro da destinare alla causa dei poveri di Sant’Egidio. “Non ha voluto dirlo pubblicamente ma è un gesto che apprezziamo”, ci congeda Emiliano Abramo.