Schiuma bianca sul lungomare | Mucillagine in acqua a Siracusa - Live Sicilia

Schiuma bianca sul lungomare | Mucillagine in acqua a Siracusa

La mucillagine bianca sul lungomare di Levante a Siracusa

Insolito risveglio per i cittadini e i turisti nel capoluogo aretuseo.

SIRACUSA – Di certo non è la spuma bianca e candida “del colore di un abito da sposa”, come nel rimpianto preindustriale di Enzo Maiorca, illustre depositario della memoria del mare di Siracusa. E forse non è nemmeno il frutto di invasioni fognarie e detersivi, come suggerito ai più maliziosi dalla sua consistenza viscida e saponosa. Ma una somma di fattori che da una ventina d’anni stanno modificando il nostro mare Mediterraneo. In primis: la presenza di mucillagini che non dovrebbero starci, nel Mediterraneo, perché di provenienza atlantica, trasportate dalle navi petroliere in barba alla Convenzione di Marpol (tra i più importanti accordi internazionali per la prevenzione dell’inquinamento causato da navi).

Stamattina Siracusa s’è svegliata con il suo Lungomare di Levante tutto colorato di bianco. Una anomala schiuma, che arriva dal mare, lo ha completamente ricoperto. Il fenomeno è curioso e sta divertendo e richiamando residenti e turisti, che nonostante le raffiche di vento e la mareggiata si attardano sul lungomare per fotografare e filmare. Le mura spagnole, la facciata della chiesa di san Martino avvolte dal bianco schiumoso aggiungono pittoresco a bellezza. Ma il fenomeno è anche inquietante e il perché lo spiega la sezione territoriale dell’Arpa, che in passato lo ha già studiato. Difatti è da una ventina d’anni che ha cominciato a presentarsi, finora timidamente, mai come stamattina. “La presenza di una micro-alga atlantica”, è una delle spiegazioni più accreditate. Già il Cnr di Messina se n’è occupato, dopo la denuncia dei pescatori ai quali le microalghe appesantivano e strappavano le reti: trovarono l’Alexandrum minutum. Ossia “micro-alghe – spiega la dirigente Arpa, Dora Profeta – che non sono nemmeno nostre, ma che arrivano con le petroliere, con le acque di sentinelle. Adesso – prosegue – nella Convenzione Marpol sono previste prescrizioni sulle cosiddette ballast water. Le petroliere hanno il doppio scafo, per evitare che le acque di sentina vengano a contatto con petrolio, gasolio, catrame, esistono le ballast water. La Convenzione Marpol prevede che queste ultime vengano scaricate lontane dalla costa, per evitare il passaggio di specie animali e vegetali da un mare all’altro. La precauzione è in atto da qualche anno, ma quello che è arrivato prima ormai è arrivato”. Fattori coadiuvanti per il formarsi della schiuma, insieme alla presenza delle mucillagini atlantiche: “Il mare insolitamente caldo a fine ottobre – prosegue la dirigente Arpa – e lo sbattimento onde a causa della mareggiata”. Lunedì, comunque, passate le condizioni climatiche proibitive, Arpa farà un campionamento della schiuma e la analizzerà.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI