Sciolta la riserva, nasce il governo Draghi: ecco i ministri

Sciolta la riserva, nasce il governo Draghi: ecco tutti i ministri

Nessun siciliano in squadra. Dentro Gelmini, Carfagna, Brunetta, Orlando e Giorgetti. Resta Speranza. Musumeci: "Pronti al confronto"

PALERMO – Mario Draghi ha sciolto la riserva e accettato definitivamente l’incarico di dare vita a un nuovo governo. L’annuncio è stato dato dal segretario Generale della presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, al termine di un incontro tra Draghi e il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Nessun ministro siciliano, ma al nuovo Esecutivo arrivano comunque gli auguri del governatore Nello Musumeci. A tarda sera, però, la critica interna che nessuno si aspettava, quella dei Cinquestelle dell’Ars: “Sicilia dimenticata”.

La squadra di Draghi

Questa la lista dei ministri senza portafoglio annunciata da Draghi dopo il colloquio con Mattarella: Federico D’Incà (Rapporti con il Parlamento); Vittorio Colao (Innovazione tecnologica e transizione digitale); Renato Brunetta (Pubblica amministrazione); Mariastella Gelmini (Affari generali e autonomie); Mara Carfagna (Sud e coesione territoriale); Fabiana Dadone (Politiche giovanili); Elena Bonetti (Pari opportunità e famiglia); Erika Stefani (Disabilità); Massimo Garavaglia (Turismo). Questi gli altri ministri: Luigi Di Maio (Esteri); Luciana Lamorgese (Interno); Marta Cartabia (Giustizia); Lorenzo Guerini (Difesa); Daniele Franco (Economia e finanze); Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico); Stefano Patuanelli (Politiche agricole); Roberto Cingolani (Transizione ecologica, ex ministero dell’Ambiente); Enrico Giovannini (Infrastrutture e trasporti); Andrea Orlando (Lavoro e politiche sociali); Patrizio Bianchi (Istruzione); Cristina Messa (Università e ricerca); Dario Franceschini (Cultura, ex Beni culturali); Roberto Speranza (Salute). Roberto Garofoli sarà il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

Gli auguri di Musumeci

“Auguri di buon lavoro al presidente Draghi e al nuovo governo. La Sicilia è pronta a mettersi al tavolo del confronto sui dossier ancora aperti: misure economiche, attuazione dello statuto, sburocratizzazione per le opere pubbliche e grandi infrastrutture, solo per citare alcuni esempi”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, commentando la nascita del nuovo Esecutivo. “Nel rispetto del principio della leale collaborazione tra lo Stato e le Regioni siamo pronti anche a condividere la difficile gestione di questa emergenza sanitaria ed economica – ha aggiunto -. Salute e lavoro sono i due pilastri di questo nostro tempo. E ognuno deve fare la propria parte”. In serata il siluro lanciato dai parlamentari regionali M5s contro il governo Draghi: “Se fossimo deputati siciliani a Roma non voteremmo questo governo”.


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