Il deputato regionale dell’Mpa Giuseppe Gennuso, segretario dell’Ars è indagato per concorso in falso e distruzione-occultamento di documenti pubblici all’interno dell’inchiesta su mafia e bingo della Dia di Palermo. Livesicilia è in grado di svelarvi alcune intercettazioni.
Maria Franca Simula, funzionario nazionale dell’Aams, concorrendo con Giuseppe Gennuso “occultava un atto pubblico vero; in particolare, ometteva di inviare tempestivamente all’autorità competente per l’esecuzione un provvedimento di chiusura temporanea della sala “Royal Bingo” di Rosolini (SR), così consentendo al titolare Gennuso Giuseppe di regolarizzare la propria posizione e comunque di evitare gli effetti pregiudizievoli derivanti dal provvedimento di cui sopra”. Contestata anche l’aggravante di aver occultato un atto pubblico “fidefaciente”.
Il 4 aprile del 2008 durante la campagna elettorale delle regionali, gli investigatori della Dia di Palermo intercettano Giuseppe Gennnuso mentre parla con il funzionario Maria Simula. Gennuso è titolare della sala “Royal Bingo” di Rosolini. Secondo la ricostruzione degli investigatori antimafia Gennnuso “aveva omesso di stipulare la polizza fideiussoria, richiesta dal Monopoli di Stato a copertura della attività di casa da gioco, era stato colpito da un provvedimento sanzionatorio di chiusura temporanea della sala da gioco”, su consiglio del funzionario Simula, Gennuso aveva contattato la “Assi – Pozzo di Giorgio Pozzo % s.a.s” di Roma di cui era titolare Giorgia Pozzo per stipulare la polizza mancante.
Intercettato Gennuso chiede alla Simula di ritardare l’invio del provvedimento di chiusura del Bingo (… se può partire mercoledì 9.4.2008…) in modo da consentirgli di stipulare frattanto la polizza ed evitare così la chiusura della sala il sabato e la domenica (si tratta del 5 e 6 aprile 2008 n.d.r.) giorni di maggiore affluenza di pubblico. La Simula acconsentiva alla richiesta e aggiungeva: “… io non ho detto niente.., mi raccomando.., eh..?”