Sindacati e Assopetroli Sicilia insieme contro la “politica di sconti, pari allo 0,20 per cento in meno sul costo della benzina, praticata dall’Eni nei week end”. Secondo le associazioni di categoria, le pratiche commerciali della compagnia petrolifera ledono la libera concorrenza nel mercato nazionale, “configurando una operazione di concentrazione”. “Noi siamo d’accordo con gli sconti – dice Stello Bossa della Faib – ma non capiamo il perché si facciano solo nel week end e solamente adesso. Il grande volume di contanti che vengono raccolti dalle macchinette per il pagamento mette a rischio la sicurezza di chi lavora”.
Dai sindacati viene anche la denuncia dell’impossibilità da parte di molti gestori di aderire alla promozione a causa dell’inadeguatezza degli impianti sprovvisti di self service. “La politica scontistica dell’Eni – ha detto in conferenza stampa a Palermo il coordinatore regionale Assopetroli Sicilia, Luciano Parisi (nella foto) – colpisce il 50% delle aziende indipendenti e convenzionate extrarete, che non hanno la possibilità di praticare prezzi sotto costo. L’Antitrust ieri ha avviato un’istruttoria nei confronti dell’Eni, dopo le nostra denuncia di pratica scorretta da parte della società. È vero i consumatori ne beneficiano ma così facendo si finisce per colpire le compagnie, con ricadute anche sul piano occupazionale, e intanto il governo nazionale aumenta le accise sui carburanti. Siamo favorevoli agli sconti purché possano essere praticati da tutti”.
La proposta di Assopetroli Sicilia è quella di applicare degli sconti non soltanto per il consumo privato, ma di estenderli anche ai carburanti per uso industriale. “Abbiamo chiesto una legge regionale capace di regolare il settore – ha detto il segretario generale della Fegica, Antonio Munafò -, in Sicilia la benzina ha sfiorato il costo di 2 euro al litro, ma nessuno ha preso la briga di intervenire sul prezzo delle accise” sono le accuse dei sindacati che si scagliano anche contro le azioni del governo nazionale”. “Questa operazione dell’Eni – ha aggiunto il sindacalista – è arrivata in un momento di calo dei consumi, per riuscire a piazzare un surplus di produzione”.