SCORDIA. “Strada maledetta”. La morte di Daniele Di Stefano, giovane personal trainer di Scordia, morto ieri sera a causa di un incidente in moto avvenuto sulla strada che collega la Catania-Caltagirone alla Catania- Gela ha riaperto il dibattito sulla mancanza di sicurezza di un arteria viaria che miete molte vittime.
“Un’altra vittima di quella maledetta strada”. Sono decine i commenti di questo tenore che riempiono i social, ma soprattutto le pagine dei quotidiani che hanno riportato la notizia. Da Scordia si lancia un appello alle istituzioni per quelle curve troppo pericolose. In una di queste, mancava un chilometro all’incrocio con la Statale 385, ha trovato la morte il 27enne amatissimo dalla piccola cittadina calatina. Il suo lavoro di personal trainer e atleta lo aveva reso molto conosciuto in paese. Nella palestra in cui lavorava i colleghi e gli iscritti sono ancora increduli. E’ tempo di fare qualcosa. “Strada maledetta”, l’eco di questa frase riempie il vuoto lasciato dal sorriso di Daniele.
“Attraverso il tuo lavoro hai fatto del bene a tante persone compresa me – scrive una giovane che era seguita dal personal trainer – ci hai aiutati a migliorare noi stessi e te ne sarò per sempre grata. Ci hai dedicato parte della tua vita. Grazie ancora Mister”.
Era stata una domenica trascorsa con gli amici, amanti della moto come Daniele. “Stento ancora a crederci, la mattina con tutti noi, – scrive Alessandro – la sera sei volato in cielo…Riposa in pace amico, ciao Dany”. Con la sua D-Max Yamaha 1000, il 27enne stava tornando a casa: alle 20.30 stava viaggiando in direzione Scordia quando si è scontrato con un’auto che proseguiva in direzione opposta. La dinamica ricostruita dai carabinieri che sono arrivati sul posto per i rilievi non è ancora del tutto chiara: l’ipotesi più attendibile sembra quella della perdita del controllo della moto.
Antony ha messo il segno del lutto come immagine del suo profilo. Legatissimi dalla loro passione per il body building, ma lontani per impegni lavorativi. Ieri sera uno strano presentimento aveva attanagliato il giovane amico di Daniele. “Ieri tornato a casa ti ho scritto su whattsup; mi è venuto distinto nn so perchè” – scrive. Ma sentiva che a “quel messaggio” Daniele non avrebbe mai risposto. Per Antony è l’ultimo ricordo del 27enne scordiense. “Non lo cancellerò mai” promette. E infine le sue parole, strazianti: “Stanotte chiudendo gli occhi vedevo sempre te per terra non davi nessun segno di vita, io ti dicevo Dino svegliati ti prego Dino ti prego, ho solo te nn mi lasciare. Ma te ne sei andato così in un secondo. Vorrei tanto che fosse un film, che tu fossi il protagonista e anche il regista che dice stop e ti svegli”. “Ma purtroppo è la vita reale”. Daniele Di Stefano è morto sulla provinciale 9. Maledetta.