“Scuole al collasso| Cosa fa il Comune?”

PALERMO – “Riaprono i battenti delle scuole e con essi riaffiorano gli atavici problemi riguardanti il personale comunale in servizio nelle scuole pubbliche”. Lo dice la rsu Cub Agata Cancelliere. “Ogni anno il tam tam di discussioni riguarda sempre la redistribuzione dell’esiguo personale, peraltro part-time, a disposizione del settore scuola che deve fare salti mortali per potere garantire servizi essenziali e di qualità per i nostri bambini. Con l’utenza che ogni anno aumenta e i lavoratori che diminuiscono a causa del raggiungimento dell’età pensionabile, ci troviamo di fronte a una situazione ormai al collasso. Collaboratori scolastici che si occupano di assistenza igienico-sanitaria agli alunni diversamente abili, di refezione scolastica, di affiancamento alle insegnanti all’interno delle sezioni di scuola materna, insegnanti di scuola materna, educatori asili nido, ausiliari asili nido, cuochi, operatori servizi generali e collaboratori amministrativi: questo tutto l’universo di lavoratori comunali che gravita all’interno delle nostre scuole e che, con l’orario ridotto a 23-25-26 ore settimanali, ormai non riesce più a garantire servizi efficienti per una città come Palermo (la quinta città d’Italia), nella quale la richiesta di istruzione e di servizi di qualità è in continua crescita ed il numero di utenti in vertiginoso aumento. Serve un piano d’intervento immediato e organico che preveda subito un incremento dell’orario di lavoro per tutti questi dipendenti al fine di potere, da un lato, far fronte alle continue ed incessanti esigenze dei cittadini, e dall’altro spalmare su un numero di ore più elevato l’enorme carico di lavoro che giornalmente incombe in capo a questo personale”.