PATERNO’ – Le manette non gli erano bastate. Appena hanno avuto l’opportunità sono tornati a chiedere il pizzo a un imprenditore, ma i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò stavano seguendo i loro movimenti e quando li hanno colti con le mani nel sacco li hanno arrestati. In realtà l’arresto in flagranza riguarda solo Giuseppe Furnari, 40enne, per i complici è scattato il fermo. A finire nel carcere di piazza Lanza sono Sebastiano Emanuele Laudani, 29enne, Giuseppe Rau, 27enne, e Antonino Distefano, 51enne, tutti paternesi, ritenuti responsabili di estorsione aggravata in concorso.
Il componenti del “gruppo criminale” erano – come detto – già stato arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Paternò nell’aprile del 2014 per un’altra estorsione ai danni di un commerciante di Biancavilla. I quattro però da qualche mese avevano preso di mira un imprenditore. Non solo richieste di denaro ma anche minacce. “Se non si fosse messo in regola con i pagamenti mensili sarebbe andata a finire male” – scrivono gli investigatori.
I Carabinieri a questo punto hanno pedinato i quattro e ieri sera sono riusciti a bloccare Giuseppe Furnari in una via del centro di Paternò con i 400 euro in tasca ricevuti poco prima dalla vittima. Grazie ai riscontri investigativi i militari hanno potuto raccogliere elementi probatori anche sugli altri tre che sono stati fermati. Per loro ci sarà l’udienza di convalida davanti al Gip.