Se Silvio benedice il Partito del Sud - Live Sicilia

Se Silvio benedice il Partito del Sud

Il futuro di Miccichè
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Oggi ha sparato su La Sicilia. Ieri era Repubblica. Domani chissà. Gianfranco Miccichè, dal suo pirotecnico blog “Sud”, continua a prendersela coi quotidiani e con le loro “corbellerie”. Il redazionale odierno firmato StaffSud parla di “continue scorribande fantasiose di giornalisti, che immaginano, ipotizzano, sognano”. In particolare, la squadra di Miccichè, smentisce la notizia di un ritorno dei “ribelli” nella giunta Cammarata, e nega le presunte trattative per un suo ritorno a casa nel Pdl. Eppure, il ruolo di Miccichè e della sua pattuglia di fedelissimi nello scacchiere della politica regionale in questo momento, attira più che legittimamente la curiosità dei giornalisti.

Che con Lombardo i rapporti siano ormai tutt’altro che idilliaci non può essere ascritto certo alla rubrica “scorribande fantasiose dei giornalisti”, visto il tenore delle ultime uscite del sottosegretario all’indirizzo del governatore. Che, come pare, sta accelerando sulla strada che porta a un governo tecnico, ipotesi osteggiata con tutte le forze da Miccichè e dai suoi uomini.
Hic manebimus optime, hanno tenuto a fare sapere gli assessori miccicheiaini,
che hanno pochissima voglia di lasciare la giunta. È per questo che la nascita di un governo tecnico potrebbe rappresentare l’occasione del divorzio tra Lombardo e il sottosegretario, una coppia di fatto che ha camminato mano nella mano senza mai dare l’impressione di amarsi.
Che sarà di Miccichè allora? I suoi contnuano a parlare del “sogno” del Partito del Popolo siciliano. Smentendo categoricamente l’ipotesi del ritorno dentro il Pdl. Ma le due ipotesi in realtà non si escludono a vicenda. Già, perchè in questi giorni circola con insistenza una lettura di quanto accade tra i berluscones, che spiega i fatti siciliani guardando a Roma. L’ipotesi è quella di un ritorno al centrodestra berlusconiano dei “ribelli” miccicheiani, ma senza il reingresso nel Pdl. Miccichè e i suoi potrebbero dar vita a una movimento che diventerebbe una seconda lista berlusconiana, da affiancare a quella ufficiale. Una lista a marcata vocazione meridionalista, che farebbe gioco a Silvio, per rompere le uova nel paniere al neonato movimento finiano, che ha fatto del meridionalismo la sua bandiera e che in Sicilia cammina a braccetto con Lombardo. Una sorta di “lega sud” in cui si potrebbero buttar dentro i quattro parlamentari campani ex Mpa (Scotti in testa), scippati a Lombardo nei mesi scorsi da Berlusconi, più altri varii ed eventuali.
Dalle parti del Pd c’è chi è pronto a mettere la mano sul fuoco che il progetto sia questo. E forse anche Lombardo, che ha virato con decisione verso il governo tecnico sgradito a Miccichè, se ne sta convincendo. “Scorribande fantasiose” da giornalisti, direbbe il sottosegretario. Ma hai visto mai…


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