Sebastiani: "Inopportuno eliminare alcune restrizioni" - Live Sicilia

Sebastiani: “Inopportuno eliminare alcune restrizioni”

Il matematico del Cnr predica prudenza
CORONAVIRUS
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“È inopportuno e non giustificato dai dati epidemiologici e sanitari, l’allentamento di alcune delle misure di contenimento dell’epidemia di Covid-19 in Italia, deciso a partire dal primo aprile e dal primo maggio“. A dichiararlo è matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

“Con l’aumento dell’occupazione ospedaliera in più della metà delle regioni/province autonome italiane, un livello nazionale di incidenza di positivi nella settimana scorsa di circa 800 casi per 100.000 abitanti, aumentato di circa il 40% rispetto alla settimana precedente, un valore medio dell’Rt al 2 marzo di 0.94 in aumento, in media, dello 0,10 ogni sette giorni, ritengo che sia inopportuno che alcune delle misure vengano eliminate dal primo aprile o dal primo maggio”, osserva il matematico.

“Ad esempio, dal primo aprile la quarantena obbligatoria sarà limitata solo ai positivi. Questa scelta è inopportuna, data l’enorme diffusività della variante Omicron, prevalente ora in Italia che, come mostrano i dati attuali, ha ripercussioni significative anche sull’occupazione negli ospedali e che ha provocato più di 900 morti nella settimana scorsa, pari a circa quelli di tre terremoti dell’Aquila”, aggiunge l’esperto.

“Dal primo maggio, inoltre, verrà meno in molte situazioni l’obbligo della mascherina al chiuso e, ad esempio, al ministero dell’Istruzione si considera la possibilità di mantenere dal primo al trenta aprile almeno quelle chirurgiche e di eliminare ogni tipo di mascherina dal primo maggio. Questo – rileva Sebastiani – non è opportuno, dato che la fascia dove ora la circolazione del virus è maggiore è quella tra gli 11 e i 20 anni e che solo la mascherina di tipo Ffp2 fornisce una protezione adeguata dal contagio. La ragione suggerisce che, fino a quando l’incidenza dei positivi non invertirà il trend di crescita e non sarà scesa a livelli bassi (meno di 100 casi a settimana per 100.000 abitanti) e l’Rt sarà in crescita e sopra il valore di 1, vengano mantenute le mascherine Ffp2 al chiuso, compreso nei mezzi di trasporto, negli ambienti lavorativi, nelle scuole e nelle università”. L’augurio dell’esperto è infine che “le regioni non facciano di nuovo il tentativo, rivelatosi poi vano, di far abolire la diffusione giornaliera dei dati, sia tramite il bollettino che con i file sul sito della Protezione Civile”.


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