“Mi pento”, il libro-non libro che narra la sconvolgente confessione di un “anomalo” pentito di mafia, edito dalla casa editrice Novantacento (128 pagine, 9,90€), è giunto in meno di un mese alla sua seconda edizione. Stefano Lo Verso, per anni affiliato a Cosa nostra, uscito dal carcere dopo aver scontato la sua pena, incontra la Bibbia e decide di pentirsi, per ottenere quella libertà che, secondo lui, si raggiunge solo dicendo la verità.
Attraverso i verbali degli interrogatori da lui resi ai pm, nel linguaggio “vero” e denso che li contraddistingue, il pentito racconta di come abbia nascosto Bernardo Provenzano per venti mesi, e di come il boss di Cosa nostra passeggiasse indisturbato per le strade del paese, entrava in chiesa e si cospargeva il capo di acqua benedetta.
Stefano Lo Verso spiega come funziona il “giro” dei pizzini, con “un’andata” e un “ritorno”, e coinvolge nomi importanti, svelando una parte di Sicilia, quella compresa tra Ficarazzi, Villabate e Bagheria, che ancora commissiona omicidi, ancora impone il pizzo e ancora lo paga.
Il libro si può acquistare in libreria o in edicola in allegato con il prossimo numero del mensile S, in uscita dal 23 luglio, o on-line sul sito www.livesicilia.it.