Ars, seconda fumata nera | Micciché non ce la fa per un voto - Live Sicilia

Ars, seconda fumata nera | Micciché non ce la fa per un voto

Franchi tiratori in azione nella prima votazione. LA FOTOGALLERY

Al via la diciassettesima legislatura
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PALERMO – Primo giorno di legislatura all’Ars amaro per il centrodestra. La maggioranza non è riuscita a eleggere Gianfranco Miccichè alla presidenza. Il centrodestra partiva da 35 voti, per via dell’assenza per gravi motivi familiari di Pippo Gennuso. A Miccichè però sono subito mancati due voti della sua coalizione. E così al primo scrutinio il leader forzista si è fermato a 33 voti. Il Pd e Sicilia Futura non hanno partecipato al voto. Ma nella seconda votazione i due deputati del movimento di Cardinale hanno invece votato. Miccichè è salito a 35 voti, uno in meno del necessario. La seduta è stata aggiornata a domani mattina.  LA FOTOGALLERY

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15.14 La seduta si terrà domani alle 11.

15.12 Tutto è rinviato a domani. Sarà eletto chi otterrà la maggioranza assoluta dei votanti. Nel caso in cui nessuno dovesse ottenere questa maggioranza, si andrà al ballottaggio, in quarta votazione.

15.08 I franchi tiratori dentro Forza Italia non consentono a Micciché di essere eletto presidente dell’Assemblea, nonostante il voto dei due deputati di Sicilia Futura. Sputano di nuovo due voti per il deputato grillino Tancredi. Un voto a testa per gli altri parlamentari del Movimento cinque stelle. Una scheda bianca, come nella prima votazione.

15.05 Micciché riceve 35 voti. Non viene eletto per un solo voto.

14.41 Vota anche l’altro deputato di Sicilia Futura, Edy Tamajo.

14.33 Finora tra i deputati del Pd chiamati all’appello nessuno è andato a votare.

14.27 Questa volta ha deciso di votare il deputato di Sicilia Futura Nicola D’Agostino che si era astenuto alla prima votazione.

14.18 Riprende la seduta. Per eleggere il presidente dell’Ars serve una maggioranza di 36 voti.

14.00 L’Aula non è ancora ripresa. Ma a Palazzo dei Normanni sono tanti i colloqui in corso. E inizia adesso a trapelare un cauto ottimismo: l’elezione di Gianfanco Micciché potrebbe arrivare già alla seconda elezione, grazie al voto di alcuni esponenti dell’opposizione.

13: 08 “Dobbiamo bruciare le schede della prima votazione insieme ai segretari”, dice Papale. E dispone una pausa di mezz’ora prima della seconda votazione. Quando serviranno 36 voti, tre in più di quanti ne ha presi Miccichè, impallinato a prima votazione da due franchi tiratori della sua coalizione.

13:05 A Miccichè sono mancati due voti della sua coalizione. Un grillino ha avuto un voto in più e Savona ha avuto un modo. Lo scrutinio: 56 presenti, astenuti 0, votanti 56, maggioranza 47. Miccichè 33 voti, Tancredi 2, gli altri grillini e Savona 1 ciascuno, una scheda bianca.

12.51 Gianfranco Micciché si ferma a 33 voti. Un voto per Savona, una scheda bianca. Tancredi è l’unico deputato del Movimento cinque stelle a ricevere due voti.

12.38 Spunta un voto per Riccardo Savona, deputato di Forza Italia così come Gianfranco Micciché, nei confronti del quale dovrebbe confluire la maggioranza di centrodestra.

12.37 Ciascuno dei deputati del Movimento cinque stelle ha votato per se stesso.

12.32 Chiusa la prima votazione. Inizia lo spoglio.

12.27 A non votare solo i deputati del Pd e di Sicilia Futura. Adesso chiamati per la seconda volta dal segretario Luigi Genovese.

12:15 La prima votqazione è in corso. Servono i due terzi. I deputati del Pd non stanno votando.

11.52 Inizia la prima votazione. Si procede a scrutinio segreto.

11.48 Giurano anche i deputati subentrati. Si passa agli altri punti all’ordine del giorno: è il momento dell’elezione del presidente dell’Ars. Papale legge in Aula il regolamento: per la prima elezione servono i due terzi dei voti, alla seconda elezione servirà la metà più uno dei voti. Nel caso in cui non si riuscisse a eleggere il deputato, la seduta verrebbe rinviata al giorno successivo.

11.40 Ripresa la seduta, si prende atto dell’elezione dei deputati arrivati a Sala d’Ercole attraverso il listino e la contestuale elezione dei candidati subentrati a loro. Allo stesso tempo, si proclama eletto anche Giancarlo Cancelleri come candidato arrivato “secondo” dietro al governatore eletto Musumeci.

11.01 Si costituisce quindi la commissione provvisoria per la verifica di poteri. Servirà anche per ratificare l’insediamento dei candidati eletti per “scivolamento”, subentrati cioè a quelli eletti nel “listino” del presidente della Regione.

10.55 Il presidente di questa prima seduta, Alfio Papale, interviene con un saluto all’Assemblea: “Si parli di meno, si faccia di più. Mettiamo da parte i personalismi. Dobbiamo prendere coscienza che la Sicilia intera guarda noi, anche se con scetticismo e disaffezione. Un augurio: che lo Statuto autonomistica venga rispettato e rilanciato, senza alcuna retorica”.

10.51 Musumeci quindi chiama uno per uno gli assessori della sua giunta. “Buon lavoro a tutti”, ha concluso Musumeci.

10.50 Prende la parola il nuovo presidente della Regione Nello Musumeci: “Vi presento la giunta di governo da me presieduta”.

10.46 Inizia l’insediamento dei nuovi deputati che stanno giurando.

10.44 Assente il deputato Giuseppe Gennuso a causa di un gravissimo lutto: la scomparsa della moglie. Arrivano le condoglianze dell’Assemblea.

10.42 Secondo le prime indiscrezioni, il Pd potrebbe lasciare l’Aula in occasione del voto.

10.41 Si è aperta la seduta. La presiede Alfio Papale.

10.40 Presenti anche alcuni ex presidenti dell’Ars come Guido Lo Porto e Paolo Piccione.

10.35 Dentro il Palazzo una intera sala è stata dedicata ai parenti e agli amici che hanno accompagnato i nuovi deputati. Potranno seguire la seduta attraverso uno schermo.

10.30 Nei corridoi di Palazzo dei Normanni anche i deputati uscenti che oggi decadranno con l’insediamento ufficiale dei nuovi. Tra questi, Giorgio Ciaccio, eletto col Movimento cinque stelle e poi sospeso dal partito per la vicenda delle cosiddette “firme false”: “Io lavorerò sempre e comunque per il Movimento. Anche, magari, per aiutare i giovani. Continuo a sentirmi parte di un progetto”. I grillini hanno raggiunto stamattina l’Assemblea regionale siciliana in corteo, mostrando un manifesto con scritto: “Grazia a voi, ancora più forti”.

10:23 Arriva l’assessore Vittorio Sgarbi: “Sono qui per portare la bellezza della Sicilia nel mondo. Penso di portare a Palermo i capolavori dell’arte classica presenti in Sicilia per l’anno in cui la città sarà capitale della Cultura. Il Satiro? Sta bene dov’è. Totò Riina non può fare paura da morto come un faraone, Riina è morto, i monumenti sono vivi”.

10:21 “Io voterò Gianfranco Miccichè, ieri mi ha chiamato e io rispetto i patti”. Così Cateno De Luca, deputato dell’Udc.

10.05 Il presidente della Regione Nello Musumeci ha raggiunto Palazzo dei Normanni e si è recato a salutare il presidente dell’Ars uscente. Prima, ha incontrato i cronisti: “Che il Signore ci accompagni – ha detto – tutto dipende da lui. Emozionato? Moltissimo. Sto vivendo sensazioni inimmaginabili. Io entrai in consiglio comunale nel mio paese, Militello Val di Catania a venti anni, nei prossimi giorni ci tornerò da governatore. Non l’avrei mai immaginato. Da quando sono stato eletto dormo sempre meno. Le emergenze sono tante e c’è tanto da fare. Inutile però piangere sul latte versato… da altri. In due-tre anni rimetteremo la Regione sulla strada della normalità”.

9,30 Un presidio del centro Pio La Torre in piazza del Parlamento per chiedere un intervento normativo per contrastare la povertà. L’iniziativa nel giorno dell’insediamento dell’Ars, giunta alla sua diciassettesima legislatura. La prima seduta inizierà tra poco. In questo momento sono in corso riunioni dei gruppi parlamentari. La maggioranza cercherà di eleggere presidente Gianfranco Miccichè. Il Movimento cinque stelle, così come cinque anni fa, ha iniziato la sua avventura a Palazzo dei Normanni con una piccola marcia di avvicinamento partita da corso Vittorio Emanuele.

In questo momento sono in corso le riunioni di alcuni gruppi parlamentari. Da quanto si apprende potrebbe esserci un accordo di massima che permetta a Miccichè di essere eletto. Lo schema, secondo fonti della maggioranza, prevede che una delle due vicepresidenze vada al Movimento 5 Stelle con Giancarlo Cancelleri e che al Pd sia garantito un posto tra i deputati questori.

I deputati stanno facendo il loro ingresso a Sala d’Ercole. In questo momento è entrato il presidente della Regione Nello Musumeci che ha augurato buon lavoro ai giornalisti: “Il Signore ci accompagni”, ha detto.

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