Sel, festa nazionale alla Cala| Ma è polemica con il Comune - Live Sicilia

Sel, festa nazionale alla Cala| Ma è polemica con il Comune

Il coordinatore provinciale dei vendoliani annuncia su Facebook la scelta del luogo, ovvero il Castello a Mare, ma è polemica con il Comune che ha rifiutato le ville della città. Di Trapani: "Non ci resta che constatare l'enorme distanza di questa amministrazione comunale da quella della Primavera palermitana".

dal 5 al 14 settembre
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PALERMO – Si terrà al Castello a Mare la festa nazionale di Sel, in programma a Palermo dal 5 al 14 settembre. A darne notizia, sul suo profilo Facebook, è il coordinatore provinciale Simone Di Trapani che in un lungo post descrive i passaggi che hanno portato alla scelta del luogo, non senza polemiche nei confronti del comune di Palermo.

“Adelante” (questo il nome della festa) si sarebbe dovuta tenere, infatti, in una delle storiche ville di Palermo che per anni hanno ospitato quelle dei partiti di sinistra, su tutte Giardino Inglese e Villa Giulia. Ma questa volta le cose sono andate diversamente.

“Durante tutto il mese di agosto si inviano al Suap decine di Pec, documenti, licenze, planimetrie, descrizioni dettagliate delle attività, ricevendo sempre la stessa risposta: ‘Non vi preoccupate, sono formalità. Tra qualche giorno forniremo l’autorizzazione’ – scrive Di Trapani – esattamente un mese dopo, il 27 agosto, arriva una telefonata dall’ufficio dell’assessore Giovanna Marano che ci comunica che di lì a due giorni il Comune farà un’ordinanza che vieta l’utilizzo delle ville storiche per concerti e spettacoli dal vivo. Lo stesso ufficio ci invita a considerare, in alternativa, luoghi assolutamente inadeguati per un evento come il nostro: tra questi, ad esempio, il giardino Vincenzo Florio, che si trova a 50 metri, in linea d’aria, dall’ospedale Villa Sofia (evidentemente per il Comune di Palermo è possibile disturbare i degenti con attività concertistica)”.

“Non ci resta che constatare, a questo punto, l’enorme distanza di questa amministrazione comunale da quella della “Primavera palermitana” – continua il coordinatore dei vendoliani – venti anni fa Palermo si apriva, nelle sue ville vivevano eventi musicali, rassegne cinematografiche, spettacoli di ogni genere, il suo centro storico rinasceva, era una città viva. Oggi Palermo, invece, è una città chiusa, povera in tutto, sempre più invivibile e piena di disagi. Sorge spontanea una domanda: il nostro partito, che non ha fini di lucro, può anche decidere di investire senza ricavare, ma quanti sono gli imprenditori che, a causa di un’Amministrazione scriteriata, decidono di non investire o, peggio ancora, di disinvestire in questa città?”.

A quel punto il partito si è rivolto all’Autorità portuale per la concessione del Castello a Mare e, nel giro di un giorno, è arrivato il via libera. “Sinistra Ecologia Libertà, facendo uno sforzo enorme, offrirà nei giorni già previsti (dal 5 al 14 settembre) la propria festa alla cittadinanza in spazi non comunali, e lo fa con maggiore convinzione, soprattutto dopo un’estate in cui il comune di Palermo non ha offerto un solo evento ai propri cittadini”, conclude Di Trapani. Dal Comune nessuna replica.

 


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