PALERMO – Nella Conca d’Oro di Palermo va in scena una singolare protesta. Gli agricoltori di fondo Micciulla, infatti, hanno iniziato a tagliare gli alberi di agrumi “perché non sopportano di vederli morire per mancanza d’acqua”, spiegano i promotori dell’iniziativa. A causa di alcuni ritardi burocratici, infatti, non è ancora arrivata l’autorizzazione ad Amap all’erogazione idrica, il che mette a rischio la sopravvivenza degli alberi, come denunciano alcune associazioni. “Uno scandalo dalle gravi conseguenze – dice il presidente della commissione Cultura del consiglio comunale di Palermo Francesco Bertolino – È una vicenda davvero triste e inaccettabile quella che si sta consumando in questi giorni a fondo Micciulla, così come in quelle zone della nostra città ancora destinate a verde agricolo, piccole aree ma importanti polmoni verdi che rappresentano anche la memoria storica di quella che fu la Conca d’Oro. Queste zone rischiano una gravissima crisi, forse senza precedenti. Ci si trova dinanzi ad una interminabile querelle tra uffici e differenti sezioni di competenza in attesa del visto finale. Ettari di terreno, nella maggior parte coltivati ad agrumeti, rischiano di vedere morire i loro frutti e quindi tutta la produzione dell’anno. È davvero scandaloso che le istituzioni coinvolte restino alla finestra ad assistere ad un simile scempio”.
“Abbiamo conquistato il titolo di Capitale della Cultura e abbiamo rivendicato la memoria e la presenza delle tante culture di questa città – continua Bertolino – Credo che questa Amministrazione non possa negare il ruolo centrale che l’agricoltura ha avuto nella storia di Palermo ed è per questo che faccio un appello al sindaco, affinché possa essere presente al fianco degli agricoltori e del professore Tommaso La Mantia, sollecitando con forza le autorità competenti per consentire l’inderogabile irrigazione dei terreni. È davvero inaccettabile che, per la mancanza di un certificato, centinaia di alberi rischino di vedere morire i loro frutti”.