“Il governo della Regione Sicilia dovrà rilanciare le riforme ed essere sostenuto da quanti ci credono”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo al Meeting di Rimini, aggiungendo: “Se ci sono i numeri andremo avanti. Se non ci saranno i numeri cambieremo musica e passeremo ad altri la mano”. Quanto ad eventuali cambiamenti nella sua giunta regionale, Lombardo ha detto: “chi condividerà il nostro percorso resterà; chi non se la sente dovrà vedere che cosa fare”.
Al consueto appuntamento di Cl, Lombardo ha parlato anche di politica nazionale: “l’alleanza di governo che abbiamo con Pdl e Lega deve avere obiettivi per lo sviluppo del Sud. Con il nostro movimento – ha spiegato – abbiamo cercato di riaccendere una luce sui temi e sugli obiettivi dello sviluppo del Mezzogiorno”, e ci sono “fronti aperti sul trasporto marittimo, quello stradale e quello aereo, su cui ho riscontrato atteggiamenti non proprio collaborativi”. Quanto ai 5 punti su cui il governo Berlusconi chiederà la fiducia a settembre, Lombardo ha detto: “vediamo cosa contiene il punto dedicato al Sud: per noi c’é tutta la buona volontà a riprendere la collaborazione, che però non deve essere a senso unico”.
L’intervento di Lombardo è entrato anche nel dibattito interno al Pdl. “Abbiamo già votato insieme ai finiani in occasione della fiducia sul caso Caliendo, distinguendoci dalla maggioranza. E lo abbiamo fatto per volere significare che più di qualcosa non va nell’alleanza. Certo, però – rileva Lombardo – se continua l’atteggiamento per cui non c’è una sola parola, una sola virgola, un solo emendamento, in favore del Mezzogiorno allora la nostra posizione critica non potrà che essere confermata. Con tutte le conseguenze che ne verranno. Magari sarà poca cosa visto che siamo un movimento che conta 5 deputati e 4 senatori”.