Ripartono le consultazioni | Mattarella e il nodo governo - Live Sicilia

Ripartono le consultazioni | Mattarella e il nodo governo

Continua il duello Salvini-Di Maio.

Giovedì e venerdì
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ROMA – Inizierà giovedì il secondo giro di consultazioni fra i gruppi parlamentari e il capo dello Stato Sergio Mattarella. La prima delegazione a salire sul Colle sarà quella del gruppo ‘Per le Autonomie (SVP-PATT,UV)’ del Senato, alle 10. Seguiranno i gruppi Misti di entrambi i rami del Parlamento. Alle 11.30 toccherà a ‘Liberi e Uguali, guidati da Pietro Grasso e i capigruppo Francesco Fornaro (Camera) e Loredana De Petris (Senato). Nel pomeriggio, cominceranno i colloqui con i gruppi più grandi, primo fra tutti quello del Partito democratico: si presenteranno dal presidente della Repubblica il reggente del partito, Maurizio Martina, il presidente Matteo Orfini e i capi delle delegazioni parlamentari Graziano Delrio ed Andrea Marcucci.

Dopo essersi presentati separatamente al primo giro di consultazioni, saliranno insieme al Quirinale, alle 17.30), i tre rappresentanti del centrodestra Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. A chiudere gli incontri politici saranno Luigi Di Maio, Danilo Toninelli e Giulia Grillo, in rappresentanza del Movimento 5 stelle.

La giornata di venerdì sarà caratterizzata dai colloqui istituzionali: il primo a incontrare Mattarella sarà il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, a cui farà seguito Roberto Fico, presidente della Camera. In conclusione, Mattarella si confronterà con la seconda carica dello Stato Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato.

Tutto questo avviene mentre continuano le schermaglie fra i tre principali schieramenti. Da un lato Salvini non vuole rompere l’alleanza di centrodestra per siglare l’intesa con Di Maio, dall’altro i pentastellati chiudono ad ogni ipotesi di governo con Berlusconi. L’alternativa per i il movimento fondato da Grillo è il Pd, che al proprio interno vive una forte dialettica sull’eventuale sostegno a un governo Di Maio. Sullo sfondo restano i parlamentari di Liberi e Uguali che, freschi di deroga concessa alla Camera per la creazione di un gruppo autonomo, da sempre si dicono pronti a far parte di un possibile esecutivo grillino.


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