Beni per un valore di 3 milioni di euro sono stati confiscati dalla Dia di Palermo a Giovanni Spera, 48 anni, figlio del boss Benedetto Spera.
Sono quattro appezzamenti di terreno in provincia di Palermo e dell’Aquila. Due appartamenti, uno nel capoluogo siciliano, nella zona di Corso Calatafimi, l’altro ad Avezzano (Aq). L’intero capitale sociale e i beni aziendali di una azienda con sede a Belmonte Mezzagno, regno dell’ex braccio destro di Provenzano. Infine conti correnti bancari e un deposito a risparmio. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, su richiesta della procuratore capo di Termini Imerese, Alberto Di Pisa e riguarda anche i familiari di Giovanni Spera e persone a lui legate. Giovanni Spera è, inoltre, destinatario della misura della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno per tre anni.
A.C.