Beni per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro sono stati sequestrati dai carabinieri ad Antonino Nania, 73 anni, indicato dagli investigatori come esponente del mandamento mafioso di Partinico, e ai suoi congiunti. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo. Il decreto di sequestro è susseguente alle risultanze investigative dell’operazione Carthago, sfociata nel gennaio 2009 nell’arresto di 16 persone, accusate di associazione mafiosa, che avevano dato vita a una sanguinosa faida per il controllo del territorio.
Tra gli arrestati, oltre ad Antonino Nania, tuttora ai domiciliari, anche il figlio Francesco. Il provvedimento riguarda 22 immobili, 58 terreni, un’azienda agricola e numerosi conti correnti e depositi a risparmi intestati da Nania anche ai suoi congiunti (moglie, figli e nipoti) al fine di evitare l’applicazione della misura patrimoniale.