Il gup di Palermo Daniela Troja ha condannato a 30 anni di reclusione ciascuno i boss Benedetto Capizzi, Fifetto Cannella e Cosimo Lo Nigro. Sono accusati del sequestro e dell’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino, rapito nel ’93 e assassinato dopo 2 anni di prigionia. Capizzi, secondo l’accusa, sarebbe stato tra i mandanti del sequestro organizzato da Brusca per indurre il pentito a interrompere la collaborazione con la giustizia. Lo Nigro e Cannella avrebbero fatto parte del commando di uomini d’onore che, travestiti da poliziotti, prelevarono il bambino al maneggio dicendogli che l’avrebbero portato dal padre. Fondamentali per l’accusa sono state le dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza che si è autoaccusato del rapimento. Il gup ha anche condannato gli imputati a risarcire 100 e 50 mila euro a titolo di provvisionale immediatamente esecutiva alla madre e al fratello della vittima. L’accusa era sostenuta dal pm Fernando Asaro.
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