PALERMO – Sono il sequestro di persona e l’omissione di atti d’ufficio i reati per cui il tribunale dei ministri di Palermo ha chiesto al Senato l’autorizzazione a processare il leader della Lega Matteo Salvini per la vicenda della nave spagnola Open Arms.
I giudici a novembre scorso ricevettero dalla Procura del capoluogo la richiesta di procedere a indagini preliminari nei confronti dell’ex ministro dell’Interno. Il caso riguarda il divieto di sbarco imposto da Salvini all’imbarcazione con a bordo i migranti soccorsi in mare ad agosto scorso.
Nel provvedimento, con il quale il tribunale ha sostanzialmente accolto le indicazioni dei pm palermitani, si ripercorre in 110 pagine la vicenda e si afferma l’obbligo di prestare soccorso in mare. I giudici definiscono non politico ma “amministrativo” l’atto di vietare l’approdo ai migranti deciso da Salvini.
“Mi è arrivata un’altra richiesta di processo perché ad agosto ho bloccato lo sbarco di clandestini dalla nave di una Ong spagnola – replica Salvini -. Ormai le provano tutte per fermare me e impaurire voi: vi prometto che non mollo e non mollerò, mai”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini. Il caso è quello della Open Arms. Che aggiunge su Facebook: “Rischio un ulteriore processo per aver difeso i confini italiani? L’ho fatto, lo rifarei e lo rifarò: se devo difendere il mio Paese, non ho paura di niente e di nessuno”.
“Più mi processate e più mi date voglia e forza di lavorare per il bene dei miei figli e del Paese. Vado in tribunale a testa alta”, conclude criticando l’uso di “denaro pubblico per cercare di far fuori Salvini e non per cercare ladri o spacciatori o mafiosi. Vado in tribunale a testa alta”.