Beni per un milione di euro, sono stati confiscati dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Agrigento a Antonio Bellavia, ritenuto elemento di spicco di Cosa nostra che, dal 2001 al 2007, avrebbe favorito le latitanze di Maurizio Di Gati e Giuseppe Falsone. Il provvedimento, disposto dal Tribunale, riguarda rapporti bancari, undici appezzamenti di terreno, due ville e un fabbricato di quattro piani. Secondo l’accusa, Bellavia avrebbe garantito la latitanza di Di Gati, provvedendo al suo mantenimento logistico e alla consegna di messaggi e direttive verso altri associati, governando per conto degli stessi latitanti attività economiche e lavori in subappalto. Le indagini della guardia di finanza erano cominciate nel 2008 su richiesta dalla Procura di Agrigento.
Il Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Agrigento ha sequestrato beni per un milione di euro riconducibili ad Antonio Bellavia, personaggio di spicco di Cosa Nostra.
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