Sfiducia a D'Avola, Napoli: |"Atto grave e illegittimo" - Live Sicilia

Sfiducia a D’Avola, Napoli: |”Atto grave e illegittimo”

Una posizione assunta anche dai colleghi di gruppo non firmatari della richiesta.

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CATANIA – Illegittima. Per il segretario cittadino del Pd, Enzo Napoli, la sfiducia al capogruppo democratico a Palazzo degli Elefanti, non poteva essere presentata. Di seguito la nota. “Leggo con amarezza e preoccupazione che alcuni consiglieri del gruppo del PD hanno proceduto ad una illegittima autoconvocazione per svolgere una votazione altrettanto illegittima poiché insufficiente anche il numero dei consiglieri. E’ un atto che non ha fondamento dal punto di vista politico, statutario e anche della normale convivenza all’interno del partito. E’ politicamente pericoloso che qualcuno faccia questi strappi. Il Capogruppo del PD al comune di Catania è Giovanni D’Avola a cui va la piena stima e sostegno del PD di Catania. Peraltro lo stesso D’Avola è in malattia da alcuni giorni e qualcuno ha svolto comunque la riunione denotando anche una estrema mancanza di minimo buon gusto. Il PD è altra cosa, in Sicilia come a Roma. Quello che si è consumato è un atto grave. Siamo sempre stati e rimaniamo disponibili a trovare sedi e modalità di discussioni utili ad affrontare le questioni politiche che i consiglieri comunali vorranno porre nel rispetto di una dialettica costruttiva a favore dell’impegno che l’amministrazione comunale guidata da Enzo Bianco, pienamente sostenuta dal partito democratico, e lo stesso PD stanno portando avanti per lo sviluppo della città”.

Una posizione assunta anche dai colleghi di gruppo non firmatari della richiesta. “In relazione all’auto Convocazione di tre consiglieri su sei del gruppo del Pd inviata in data 5 maggio 2016 per il giorno successivo è d’obbligo rilevare che la stessa appare del tutto illegittima. Tale autoconvocazione ha di fatto cancellato il ruolo del capogruppo e la sua capacità rappresentativa ed é stato quindi aperto un vulnus nel funzionamento di un organo riconosciuto dal regolamento del consiglio comunale. La delega che il gruppo ha assegnato al capogruppo in carica è pertanto pienamente valida e non può essere annullata senza maggioranza . Il capogruppo inoltre, è unico soggetto titolato alla convocazione del gruppo. Non mi risulta che io sia stato sollecitato nel convocare una riunione con i punti all’ordine del giorno che sono stati indicati nell’autoconvocazione. Le norme che regolano la sfiducia al capogruppo e l’elezione del nuovo capogruppo non sono dettate dal codice civile il cui utilizzo nella specie e’ assolutamente improprio. Il gruppo è un organo politico, é un’articolazione del consiglio comunale, non un’assemblea di condominio. In assenza di norme specifiche sul funzionamento dei gruppi consiliari, che sono soggetti passivi non del codice civile ma delle norme amministrative, andrebbero semmai applicate le norme analogiche del diritto amministrativo: in questo caso le uniche analogie sarebbero con il regolamento comunale e con l’elezione del presidente delle commissioni consiliari permanenti che avvengono con la maggioranza assoluta dei componenti. Nominare un capogruppo senza la maggioranza assoluta dei consiglieri lederebbe il principio di rappresentanza e di democrazia, la stessa finalità dei gruppi”.


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