Sgarbi e l'assenza in giunta | "Polemica tutta giornalistica" - Live Sicilia

Sgarbi e l’assenza in giunta | “Polemica tutta giornalistica”

"Io ho una struttura di vita complicata. In Sicilia hanno messo in conto". La polemica da Urbino.

Presente e futuro
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MILANO – “È una polemica tutta giornalistica”. Così Vittorio Sgarbi, neo assessore regionale ai Beni Culturali in Sicilia, ha risposto a margine di un convegno a Palazzo Pirelli ai cronisti che gli hanno chiesto della sua assenza, ieri, alla prima riunione della giunta Musumeci.

Sgarbi ha assicurato che tra lui e il governatore siciliano “non c’è polemica. Da parte sua c’è grande considerazione dell’importanza di avermi tra i suoi assessori. Mi sembra una persona rigorosa e precisa, tale da non poter avere colpi di testa o fare imboscate o agguati”. “Io – ha poi ammesso Sgarbi – ho una struttura di vita complicata, e mi pare che in Sicilia lo abbiano messo in conto, ma cercherò di essere il più presente possibile”.

Alla domanda se pensa a un futuro da ministro in un ipotetico governo di centrodestra, il critico d’arte ha risposto: “Il mio Movimento è nato non per la Sicilia ma per l’Italia. Presenteremo le liste di ‘Rinascimento’ in tutta Italia, abbiamo avuto il placet sia di Berlusconi sia di Salvini, quindi siamo area di governo a questo punto. Questo vorrebbe dire che una volta vinte le elezioni politiche io potrei andare a fare il ministro, il che mi impone di dimettermi” da assessore regionale. “Musumeci conosce benissimo questa ipotesi” ha poi sottolineato Sgarbi, precisando che se dovesse sfumare l'”opportunità” di diventare ministro “resterò in Sicilia, non mi interessa fare il deputato”.

Su 35 sedute di giunta nel 2017 solo 3 presenze; su 11 consiglio comunali solo una. E’ la pagella da ‘assenteista’ del critico d’arte e assessore alla Rivoluzione di Urbino Vittorio Sgarbi compilata dal movimento Urbino al centro e Cut Liberitutti che ora, dopo la nomina di Sgarbi ad assessore regionale ai Beni culturali in Sicilia, nella giunta di Nello Musumeci, ne chiede le dimissioni dall’incarico. ”Urbino – si legge in una nota – ha bisogno della presenza costante dell’assessore alla Cultura, che dovrebbe armonizzare eventi e risorse. Sgarbi invece si è distinto per le continue assenze (nel 2016 ha preso parte a 3 riunioni di giunta su 52), i contrasti con il direttore della Galleria nazionale delle Marche, gli insulti ai consiglieri di opposizione”. Al segretario conunale Urbino al centro e Cut chiedono anche di verificare la compatibilità tra due incarichi assessori a 1.200 km di distanza l’uno dall’altro. (ANSA).

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