Scoperte 3 bande del falso | Scattano 34 arresti - Live Sicilia

Scoperte 3 bande del falso | Scattano 34 arresti

La merce veniva importata da Cina e Turchia e distribuita in Italia anche grazie a negozi compiacenti. I prodotti avevano i marchi contraffati di Nike, Adidas, Gucci, Louis Vitton, Dolce e Gabbana, La Martina, Ralph Lauren, Burberry, Hogan e Blauer.

NAPOLI – I finanzieri di Napoli hanno arrestato 34 persone (7 in carcere e 27 ai domiciliari) ritenute appartenenti e 3 organizzazioni criminali che gestivano un cospicuo mercato del falso, importando da Cina e Turchia e distribuendo in Italia anche grazie a negozi compiacenti, prodotti con i marchi contraffati di Nike, Adidas, Gucci, Louis Vitton, Dolce e Gabbana, La Martina, Ralph Lauren, Burberry, Hogan e Blauer. Sequestrati beni mobili e immobili per 8 milioni di euro.

Le tre “bande del falso”, sgominate dai finanzieri di Napoli con 34 arresti e sequestri per 7 milioni di euro, avevano messo in piedi due canali di approvvigionamento che si distinguevano tra loro per la qualità con la quale venivano realizzati i prodotti da commercializzare in Italia: dalla Cina trasferivano calzature, scarpe e accessori con i marchi falsi di note griffe destinati ai clienti meno esigenti; dalla Turchia, invece, giungevano i prodotti da vendere a chi pretendeva capi molto più simili agli originali, che però avevano un costo maggiore. Oltre ai 34 arresti, i finanzieri hanno notificato a due persone altrettanti obblighi di presentazione. L’operazione di oggi è una costola di quella che lo scorso 17 gennaio ha fatto luce su una filiera del falso gestita dal clan di camorra dei Mazzarella tra Napoli e provincia. Le tre organizzazioni – due con ramificazioni nel Lazio, Piemonte, Toscana e Liguria e una più strutturata nell’Est europeo – erano gestite da Vincenzo Barone, Vincenzo Rotondo e da due cittadini cinesi, Xingman Chen e Changiang Jin. I quattro figurano tra i sette finiti in carcere. Alle tre bande del falso – che avevano messo in piedi un vero e proprio mercato “parallelo” di questi noti marchi di moda, giudicato dagli inquirenti “di enormi dimensioni e in grado di compromettere seriamente i canali leciti” – si è giunti intercettando, nell’ambito delle indagini che hanno portato all’operazione dello scorso 17 gennaio, circa 120 utenze telefoniche sia italiane che estere.


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