Sì al registro delle unioni civili - Live Sicilia

Sì al registro delle unioni civili

Dopo il lungo dibattito che ieri ha accompagnato il voto ai singoli articoli, sala d’Ercole ha dato il via libera alla norma con 50 voti favorevoli, 5 contrari e 15 astenuti.

PALAZZO DEI NORMANNI
di
4 min di lettura

PALERMO – Le coppie di fatto siciliane potranno iscriversi nel registro delle unioni civili approvato questo pomeriggio dall’Assemblea regionale. Dopo il lungo dibattito che ieri ha accompagnato il voto ai singoli articoli, sala d’Ercole ha dato il via libera alla norma con 50 voti favorevoli, 5 contrari e 15 astenuti. A dare l’ok al registro, i gruppi parlamentari Pd e M5S, contrari i deputati di Forza Italia, mentre si sono astenuti Udc, Lista Musumeci e Ncd. Tra gli astenuti, anche il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, secondo cui sarebbe stata data “una impronta ideologica forzata, mentre si tratta di battaglie che appartengono alla coscienza individuale”.

Nel corso della seduta è intervenuto a Sala d’Ercole il governatore Rosario Crocetta che, dopo aver ascoltato i dubbi sollevati da diversi deputati, ha ammesso che nel campo dei diritti civili alcune scelte “possono fare a pugni con le proprie scelte morali. Ma il legislatore – ha aggiunto – legifera perché a tutti i cittadini vengano garantite opportunità di scelta. Questo è il tema. Abbiamo avuto dibattiti importanti nella vita del nostro Paese, dal divorzio fino all’aborto. Quando si parlò di divorzio, molti riferendosi al principio di indissolubilità del matrimonio erano contrari. Ma il tema è se un diritto al quale non si vuole ricorrere possa essere negato a chi invece lo vuole esercitare. E non mi pare che avere introdotto il divorzio in Italia abbia distrutto le famiglie”.

“Anche sul piano della carità cristiana – ha sottolineato ancora il governatore – non ci viene chiesto di giudicare gli altri, ma ci si chiede l’esercizio della carità, l’esercizio del perdono per chi è convinto che quelle persone vivano nel peccato. Soprattutto ci si chiede di non essere giudici, come dice il Vangelo. Chi siamo noi per giudicare chi vive nell’amore? Noi non siamo chiamati a giudicare, ma a legiferare”.

Soddisfatto il presidente della commissione Affari istituzionali all’Ars e relatore del ddl approvato oggi all’Ars, Antonello Cracolici, secondo cui “con l’istituzione del registro delle unioni civili la Regione riconosce molti diritti alle coppie di fatto: penso ad esempio all’ambito dei servizi sociali, sanitari, all’istruzione”. “Insomma – ha aggiunto Cracolici – una legge ‘concreta’, una ‘piccola grande rivoluzione’ nella vita di molte coppie di siciliani che, a prescindere dall’orientamento sessuale e dalla loro identità culturale o religiosa, finalmente vedranno riconosciuti diritti fino a ieri negati”.

Con un tweet invece Fabrizio Ferrandelli ha commentato l’approvazione della norma: “Con l’approvazione del ddl per le unioni civili – ha scritto sul social network – la Sicilia dei diritti batte quella dei torti e dei pregiudizi”. Secondo il capogruppo del Pd, Baldo Gucciardi, “la Sicilia compie un balzo in avanti sul terreno dei diritti civili”. Insomma, “un segnale di grande civiltà contro le discriminazioni”, come sottolineato da Mariella Maggio. “Il messaggio che vogliamo dare – sottolinea la deputata pentastellata Claudia La Rocca – è che la cultura alle differenze è fondamentale per la prevenzione a tutto ciò che tocca da vicino la vita quotidiana delle persone, dal mobbing sul posto di lavoro, agli episodi di bullismo nelle scuole”.

Secondo i deputati della Lista Musumeci, invece, la norma approvata in Aula sarebbe “inutile e dannosa. Inutile – hanno precisato in una nota -, perché non impedisce le assurde discriminazioni ai danni delle persone gay e non introduce alcun sostegno a favore delle unioni di fatto. Dannosa, perché serve solo ad alimentare illusioni e aspettative, senza alcun risultato concreto, proprio perché ogni novità legislativa spetta invece esclusivamente al Parlamento nazionale. È solo una iniziativa ipocrita, di speculazione politica”.

Nel corso della seduta è stato approvato anche il ddlsulla ‘tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale della Prima guerra mondiale e interventi per la promozione delle celebrazioni del centenario dell’inizio del conflitto”. Secondo il deputato Pd Anthony Barbagallo, “le celebrazioni per il 100° anniversario della prima guerra mondiale  rappresentano la giusta e solenne occasione  per ricordare il contributo fornito dalla Sicilia alla definizione dei confini nazionali”. “Finalmente l’Ars – ha detto  Pino Apprendi, ex deputato regionale e componente della direzione provinciale del Pd che lavorò a questo ddl negli anni scorsi – ha approvato il ddl che istituisce il registro delle unioni civili. Constato con piacere che anche coloro che osteggiarono l’approvazione della legge nella passata legislatura hanno votato a favore. Il tempo non è’ trascorso invano”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI