Di fronte alla crisi che ha colpito la Regione, Gianfranco Miccichè, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, prospetta una possibile soluzione: un governo per le riforme con la partecipazione di Mpa e Pdl Sicilia e con l’appoggio esterno del Partito Democratico. Questo è quanto emerso dall’intervista che Miccichè ha rilasciato a Emanuele Lauria per La Repubblica.
Il sottosegretario dichiara di non sapere come si risolverà la crisi, ma afferma di non vergognarsi di una probabile partecipazione del Pd ad un governo di minoranza: “Posso dire che noi con il Pd in giunta non possiamo stare. E
credo che, di converso, la stessa cosa dicano i democratici – ha affermato – ma non avrei vergogna ad accettare un governo di minoranza composta da Mpa e Pdl Sicilia, con l’appoggio del Pd. Un esecutivo per le riforme di connotato più tecnico che politico. Da questa impasse bisogna uscire”. Miccichè ha poi parlato del rischio che il Pdl potrebbe correre se si andasse alle elezioni: “Un grande rischio per i Pdl: so che i vertici nazionali del partito vedono come una disgrazia la possibilità di andare al voto con una candidatura di Lombardo per il centrosinistra- ha dichiarato – Noi, intendo il Pdl Sicilia, siamo l’unico argine alle tentazioni di un ribaltone. E per questo siamo molto coccolati”.
“Sì all’appoggio esterno Pd”
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo