"Si guarda al dito e non alla luna" - Live Sicilia

“Si guarda al dito e non alla luna”

Parla Saverio Romano
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“E’ veramente strano che nel nostro Paese, su un tema di giustizia, si guardi al dito piuttosto che alla luna. Ciò nonostante sono assolutamente tranquillo”. Lo afferma Saverio Romano, ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, dopo che ieri il gip Giuliano Castiglia ha preliminarmente chiesto al pm, di trasmettergli tutti gli atti delle indagini già espletate non archiviando dunque l’inchiesta. “Certo, fa pensare il fatto che possa accadere che su una persona come il sottoscritto, radiografata per otto anni – aggiunge Romano -, lo stesso pubblico ministero che ha fatto la radiografia ne chieda l’archiviazione e che la vicenda comunque ancora non si chiuda.”

Romano ha poi aggiunto: “Il Pm ha fatto richiesta di archiviazione dopo otto anni e non ha mandato al Gip le carte a riscontro di questa richiesta. Il Gip, che non è un passacarte, ha solo chiesto di prendere visione di queste carte”. Il ministro ha detto di avere letto le parole del presidente Napolitano come un “invito a fare presto”. Romano ha criticato “il sistema delle indagini. In questo paese – ha detto – che è davvero un paese strano, non c’é un problema legato alla verità dei processi, perché nel processo un cittadino può difendersi e c’é l’accusa che porta le sue ragioni. Il sistema delle indagini invece è totalmente affidato alla pubblica accusa e nessuno di noi, o voi, può sapere se è indagato o no, e se lo resterà a vita. Questo perché attraverso il sistema delle archiviazioni e delle riaperture basta sempre un evento nuovo o falsamente nuovo perché uno possa restare indagato a vita”.

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