31 Agosto 2011, 19:51
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Una matricola che prometteva di diventare una stella. E invece dopo 5 anni di quotazioni in Borsa (tra pochi alti e molti bassi) si infrange sugli scogli il sogno di Aicon, l’unica azienda siciliana presente oggi a Piazza Affari. Fine delle corsa. Il primo stop è arrivato già ieri e da oggi le azioni ordinarie del gruppo messinese di yacht sono ufficialmente sospese dalle negoziazioni. E tanto meno si sa quando e se riprenderanno.
La decisione è stata presa da Borsa italiana dopo aver appreso il persistere dello stato di insolvenza della società fondata dal messinese Lino Siclari. Il cantiere di Giammoro non ha più liquidità. A darsi la zappa sui piedi è stato lo stesso patron di Aicon che ha ritirato il sostegno finanziario di 3 milioni di euro, versando soltanto 300 mila euro. Troppo poco per la società di imbarcazioni di lusso che adesso rischia il crack.
ll cda di Aicon ieri ha fatto sapere di “aver dato mandato ai legali di studiare soluzioni alternative al fallimento e di valutare l’adozione di azioni nei confronti dell’azionista di maggioranza”, tenuto conto che già a maggio si era presa in considerazione l’ipotesi di un concordato preventivo e la nascita di una newco.
Aicon naviga in acque agitate già da qualche anno. Nata nel 1994, la società ha debuttato in Borsa, segmento Star, nella primavera del 2007. I primi guai sono arrivati subito dopo la quotazione. La crisi colpisce duramente il settore della nautica tanto che il mercato si ferma. Il titolo crolla. Il gruppo di Pace del Mela ha provato più volte a risistemare i conti. Lo scorso maggio l’insediamento del nuovo amministratore delegato, Salvatore Candido, con l’obiettivo di guidare il nuovo processo di risanamento. Insieme con Candido è arrivata anche la richiesta di cassa integrazione straordinaria per i 339 dipendenti del cantiere in crisi. Fine del sogno. Da promettente matricola siciliana a stella cadente di Piazza Affari.
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31 Agosto 2011, 19:51