“Siamo a Mineo per verificare |come sono spesi i fondi Ue" - Live Sicilia

“Siamo a Mineo per verificare |come sono spesi i fondi Ue”

Gli eurodeputati hanno rivolto una serie di domande riguardanti le procedure d’accoglienza, i tempi di permanenza, le modalità di rilascio dei permessi di soggiorno, l’ordine pubblico e i progetti di integrazione con il territorio Calatino.

l'ispezione al Cara
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MINEO –  Questa mattina il Cara di Mineo, centro per richiedenti asilo politico più grande d’Europa, ha ospitato la visita congiunta delle Commissioni Bilancio e Libertà Civili del Parlamento Europeo. La delegazione, capeggiata da Jean Arthuis, presidente della Commissione Bilancio, e da Iliana Iotova, vice-presidente della Commissione Libertà Civili, è stata accolta nella struttura di contrada “Cucinella” dall’amministratore delegato Roberto Roccuzzo e dal direttore Sebastiano Maccarrone. Erano presenti anche i seguenti parlamentari: Josè Manuel Fernandes, Salvo Pogliese, Tomas Zdechovsky, Eider Rubial, Claudia Tapardel, Derek Vaughan, Bernd Kolmel, Inddrek Tarand, Jean Lambert, Giovanni La Via, Kashetu Kyenge, Laura Ferrara, Ignazio Corrao, Marzo Zanni, Marco Valli e Richard Ashworth. Il gruppo è stato ospitato al suo arrivo presso il “container A”.

Gli eurodeputati hanno rivolto, sia alla direzione del Cara e sia ai rappresentanti di Questura e Prefettura, una serie di domande riguardanti le procedure d’ accoglienza, i tempi di permanenza, le modalità di rilascio dei permessi di soggiorno, l’ordine pubblico e i progetti di integrazione con il territorio Calatino. Poi, la delegazione ha compiuto una breve visita lungo le principali strade del Centro, soffermandosi in particolare nell’abitazione che ospita gli scampati alla tragedia del mare dello scorso 19 aprile, nella quale morirono quasi 800 migranti.

“Oggi siamo a Mineo – ha affermato l’on. Kashetu Kyenge, poco prima di lasciare il Cara – per verificare come vengono spesi i fondi dell’Unione europea in materia d’accoglienza ed integrazione. Bisogna partire dalle tante esperienze che si vivono giornalmente sul territorio, correggendo i limiti e salvaguardando al contempo i punti di forza del sistema, per giungere al più presto ad una politica comune. Il nostro obiettivo prioritario è comunque legato alla lotta contro il traffico di essere umani, che deve essere contenuto in una programmazione di medio e lungo termine sui temi dell’immigrazione”.

“Uno degli aspetti più critici della emergenza immigrazione sul fronte siciliano è – dichiara  Salvo Pogliese, parlamentare europeo FI-PPE e membro della Commissione LIBE – indubbiamente il tempo di attesa per le richieste di asilo che vengono formalizzare al CARA di Mineo. Se la situazione è certamente migliorata rispetto agli anni scorsi, quando la media si aggirava attorno ai 16 mesi, i tempi di attesa attuali di 6/7 mesi sono comunque nettamente superiori ai 35 giorni imposti dalla legge italiana.”.

“Altro aspetto necessariamente da rivedere in Italia – prosegue l’europarlamentare – è quello dei rimpatrio dei migranti che non hanno diritto di asilo. Basti pensare che nel 2014 il nostro Paese ha espulso 25.300 immigranti mentre la Francia ne ha espulso 86.955, la Grecia 73.670 e il Regno Unito 65.365. E’ evidente che il nostro apparato di controllo, nonostante l’ottimo lavoro delle forze dell’ordine, necessità di più mezzi ed uffici.”

“La visita di oggi – ha argomentato il direttore Sebastiano Maccarrone – ha permesso al Cara di farsi conoscere dai vertici del Parlamento Europeo. Abbiamo risposto alle domande dei parlamentari, spiegando loro dettagliatamente le fasi che accompagnano i migranti dall’accoglienza fino all’integrazione con il territorio. Rimarco, per l’ennesima volta, che la nostra azione è volta al rispetto e soprattutto alla tutela della persona”.


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