Siccità, piano nuovi pozzi e riattivazione vecchie sorgenti in Sicilia

Siccità, il piano contro la grande sete della Sicilia: 132 progetti per l’acqua

Commenti

    TUTTE CHIACCHIERE POLITICHE E COMUNQUE TROPPO TARDI . POLITICI LADRI D’ACQUA

    È un inizio, ma non basta. Speriamo che pur avendo stanziati i soldi non si riesca a fare nulla. Sono gli appalti che dovrebbero essere banditi. Si dovrebbe derogare ad ogni norma come per il ponte di Genova considerata l’emergenza. Non si può affrontare l’emergenza con le norme normali. È indispensabile che tutto venga realizzato prima della prossima estate.

    Basta annunci e proclami, il tempo è scaduto. La sete in Sicilia non perdonerà nessuno. Spero che i politici di questo si rendano conto. Muoviamoci a fare il necessario non nel più breve tempo possibile. Ma subito subito subito..

    Francamente, dopo le copiose piogge che hanno bagnato la Sicilia negli ultimi giorni, letteralmente alluvionali nel catanese (e con la sola eccezione della provincia di Palermo), ci vuole sprezzo del ridicolo per parlare di “grande sete”.

    Se bastassero una decina di giorni di pioggia all’anno non avremmo avuto la siccita. Molta acqua viene perduta e non ci sono invasi e dighe sufficienti per raccoglierla. Poi la rete idrica vetusta completa l’opera. Risulta che l’80% dell’acqua piovana viene perduta

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Enti in perdita per miliardi da sempre. Personale tutti senza concorso. Una politica appena sana li avrebbe dovuto chiuderne 3/4 ed accopparli per risparmiare tutta la collettività. Addirittura qua si chiede un aumento della spesa. Ulteriori miliardi di perdite. Purtroppo nessuno ha gli attributi per sistemare questa situazione

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