Ex Pip, tre giorni in piazza per la stabilizzazione - Live Sicilia

Sicilia, ex Pip in piazza: ‘Che fine ha fatto la stabilizzazione?’

Tre giorni di sit-in organizzati dalla Fist Cisl Sicilia
LA VERTENZA
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Tre giorni di sit-in. A partire da lunedì mattina, dalle 9:00 alle 13:00, i lavoratori ex Pip si daranno appuntamento davanti alla Presidenza della Regione siciliana, in piazza Indipendenza, a Palermo. Tre giorni di assemblea retribuita pubblica e aperta a tutti nei giorni di 14, 15 e 16 marzo.

Nei mesi scorsi il Senato ha approvato un emendamento che traccia il percorso verso la stabilizzazione dei 2.520 lavoratori che vivono una eterna condizione di precariato. Poi è calato il silenzio. Dopo molte sollecitazioni il ministero della Funzione pubblica ha ripreso i lavori del tavolo tecnico e ha finalmente ricevuto dal Dipartimento Lavoro della Regione siciliana la documentazione necessaria che sembrerebbe non essere però ancora esaustiva e pertanto necessita di integrazione.

Mimma Calabrò, segretario Fist Cisl Sicilia

“La Regione ci dica a che punto è la situazione discussa nel tavolo tecnico istituito a Roma e quando ripartirà il tavolo siciliano che aveva iniziato un percorso proficuo , ma che si è fermato”, spiega Mimma Calabrò, segretario generale della Fist Cisl Sicilia, la federazione nata dalla sinergia di Fisascat e Felsa.

La settimana scorsa il ministero ha chiesto alla Regione di integrare la documentazione. “Mentre altrove si discute i lavoratori aspettano. Puntualmente ogni mese – aggiunge Calabrò – tocca loro farsi sentire per ricevere lo stipendio rimpallati tra il Dipartimento Lavoro a quello della Funzione Pubblica C’è chi dimentica che si tratta di un diritto per l’importante lavoro svolto e non di un favore. Una situazione sfiancante e irrispettosa. A ciò si aggiunge il mancato pagamento dell’indennità del bonus integrativo (bonus Renzi). Ancora si attende il saldo del 2021 più i primi tre mesi del 2022”.

“Chiediamo – spiega la sindacalista – di sgombrare il campo dal legittimo sospetto che con l’avvicinarsi delle prossime elezioni qualcuno ricominci con le false promesse. A noi interessano le azioni concrete fatte nei luoghi deputati Al governatore Nello Musumeci chiediamo un incontro affinché faccia chiarezza e si assuma le responsabilità per queste persone che sono lavoratori a tutti gli effetti che svolgono il loro lavoro fianco a fianco dei lavoratori dei Dipartimenti regionali, delle scuole e degli ospedali. ma a cui, nello stesso tempo, non vengono riconosciti i loro diritti. Non per ultimo il diritto ad aver versati ricevere i contributi previdenziali che sono un diritto sacrosanto di ogni lavoratore”.


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