Sicilia Futura, si va avanti |”Fuori dal governo? Un sollievo” - Live Sicilia

Sicilia Futura, si va avanti |”Fuori dal governo? Un sollievo”

Prima riunione a Caltanissetta. Il 22 il battesimo della federazione a Catania. “Serve nuova fase in raccordo con Roma. Raciti e Faraone possono farlo”.

La federazione
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PALERMO – La federazione si farà. E si chiamerà Sicilia Futura. Totò Cardinale, ispiratore del progetto che vedrà insieme Pdr e Sicilia democratica, o almeno una parte di essa, tira dritto. E domani a Caltanissetta celebrerà un primo passo verso il battesimo, previsto per il 22 ottobre a Catania. “E ci sarà Lorenzo Guerini”, dice Cardinale. Che non molla, malgrado nella maggioranza e nel governo il progetto faccia storcere qualche naso. Tanto che circolano da giorni voci su un Rosario Crocetta che cerca di stoppare la nascita della federazione e addirittura di possibili uscite dalla compagine di governo in un eventuale rimpasto. “Stare al governo in questa legislatura significa servire, non essere premiati. Accoglieremmo con sollievo di essere lasciati fuori dal governo. Ma non credo si parli di questo”, commenta Cardinale in merito al gossip.

Sicilia futura è in cammino, assicura l’ex ministro. “Smentendo tutti coloro che hanno lavorato perché non nascesse”. Certo, la situazone in Sicilia democratica non è troppo chiara. Per la federazione spingono il capogruppo Lentini e Cascio, mentre frenano sul progetto Coltraro, Currenti e Lantieri. La guerra interna al partito fondato da Leanza si è estesa anche all’ingresso nel gruppo di Nicola D’Agostino, contro cui si sono pronunciati i tre deputati in conflitto con Lentini.

“Si va avanti. Alcuni ci sono, altri potranno venire”, liquida le polemiche Cardinale, a proposito di quanti saranno ad aderire a Sicilia Futura. I contatti sono in corso, pare, anche con deputati di altri gruppi.

“Noi puntiamo a una platea molto ampia, che ha l’ambizione di raccogliere un’area di provenienza laica, socialista o popolare, che si trova senza riferimenti”.

Un gruppo raccogliticcio? “All’obiezione che si tratta di transfughi rispondo con una battuta: se dobbiamo crescere e superare gli angusti limiti delle percentuali che ci siamo ritrovati in passato, dobbiamo rivolgerci a quelli in prossimità, non posiamo chiedere consensi ai Labour inglesi”, dice Cardinale, che liquida come “miopia” l’atteggiamento di chi nella maggioranza non vede troppo di buon occhio la sua creatura politica.

“Noi vogliamo lavorare col Partito democratico con un’alleanza larga su riforme che devono essere applicate, non dichiarate per l’applauso di un minuto – spiega Cardinale -. Un’alleanza che si ritrovi a un tavolo con soggetti che sono di pari dignità”. Rivendicazione chiara, un messaggio per Pd e Udc. “Deve essere una maggioranza ben guidata, Raciti questo lo può fare”, commenta l’ex ministro, che con il giovane segretario del Pd era entrato nelle scorse settimane in rotta di collisione.

Cardinale insiste sull’esigenza di una nuova fase, in cui sostanzialmente non si tiri più a campare alla giornata: “Vogliamo procedere in stretto collegamento con Roma – dice l’ex ministro -. Un collegamento che può essere garantito da Raciti e da Faraone, che sta facendo un buon lavoro nel governo ed è l’uomo più vicino a Renzi. E con una presenza costante del governo regionale nel rapporto con Roma. I siciliani hanno bisogno di una politica di sviluppo, non di colpi di teatro”.

Al centro, intanto, si muove anche un altro progetto, quello di Area popolare. Che unirà Udc e ncd e potrebbe attrarre anche altri centristi. Concorrenti per Sicilia Futura? “Io ho incontrato più volte Angelino Alfano che stimo moltissimo. Ma noi siamo riformisti, siamo nell’area progressista, loro più nell’area riformista moderata. Sono due cose distinte”.

Il battesimo di Sicilia Futura è dunque fissato per il 22 ottobre, a Catania (e si è al lavoro sul simbolo). “Ma sarà preceduto da un manifesto politico firmato da tante personalità, non solo della politica. C’è molto interesse e molta attenzione attorno a questo progetto”.


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