PALERMO- La Sicilia è e resta zona bianca, perché il numero delle ospedalizzazioni, secondo i nuovi parametri, è al di sotto dell’occupazione del dieci per cento delle terapie intensive: siamo circa al tre per cento. E, in generale, siamo lontani da tutti i parametri dell’allerta sanitaria. Ma i numeri degli ultimi giorni dimostrano che il Covid corre e che è, ovunque, in una fase di risalita.
I dati regionali del contagio
Prendiamo in esame i dati della Protezione Civile, nella finestra temporale che va dal 15 al 21 luglio. In Sicilia ci sono stati quasi tremila nuovi positivi tracciati: nello specifico 2996. Con un incidenza di 61,89 casi per centomila abitanti. Un parametro superiore ai cinquanta richiesti per la zona gialla. Ma, come detto, conta la soglia ospedaliera che è largamente al di sotto delle percentuali di rischio.
L’incidenza provincia per provincia
Da quelle tabelle è possibile ricavare, sempre nello stesso periodo di tempo, l’incidenza dei casi per centomila abitanti nelle province siciliane. La percentuale più alta è Caltanissetta con 231,41, la più bassa Messina con undici. Di seguito Agrigento (106,23), Catania (43,03), Enna (105,57), Palermo (32,69), Ragusa (151,77), Siracusa (46,32) e Trapani (52,11). Se poi passiamo al dettaglio, dal 15 al 21 luglio: ad Agrigento sono stati individuati 446 positivi, a Caltanissetta 585, a Catania 459, a Enna 167, a Messina 67, a Palermo 397, a Ragusa 478, a Siracusa 179, a Trapani 218.
La Sicilia zona bianca
La Sicilia zona bianca non deve dunque farci dimenticare le normali regole di prudenza. L’indice di contagio a livello nazionale è in risalita. ’LRt nazionale ha oltrepassato la soglia di 1 attestandosi a 1,26. Significa che una persona con il virus ne contagia più di un’altra.