Sicilia, 10 milioni di euro: partono le multe ai No Vax DATI - Live Sicilia

Sicilia, 10 milioni di euro: partono le multe ai No Vax DATI

Tutti i numeri sugli over 50 non ancora vaccinati e le somme che dovranno sborsare

Multe per quasi dieci milioni di euro agli over 50 non vaccinati: certi. E altri 15 o quasi se la vasta schiera di non immunizzati, cioè fermi alla prima dose, non effettueranno il richiamo a completamento del ciclo vaccinale: “Circostanza per fortuna improbabile”, respira così il Dasoe, che conta su “rilevanti percentuali di richiami nei giorni a venire”. A quest’ora – dati freschi del pomeriggio del 9 febbraio – gli over 50 non vaccinati in Sicilia sono 94.281: una percentuale del 4,42% che si va abbassando – notano i report appena elaborati dal Dasoe – anche in conseguenza della sanzioni varate dal governo e che avranno come committente il Ministero della Salute e come braccio secolare l’Agenzia delle Entrate Riscossione, che nell’Isola ha assunto le funzioni di Riscossione Sicilia. Si tratta dei non vaccinati sottoposti a obbligo che rappresentano il primo bersaglio delle multe da cento euro, cioè il primo rabbuffo sanzionatorio: la stangata, fatta di altre e più pesanti sanzioni, sarà destinata agli over 50 in obbligo vaccinale che malgrado tutto si presenteranno al lavoro privi Green pass rafforzato. Qui le multe ballano da 600 a 1.500 euro.

Multato chi si ferma alla prima dose

I primi resoconti, al varo delle misure versus gli over 50 più ostinati, parlavano di un numero di non vaccinati ultracinquantenni che sfiorava quota 200 mila, con un introito virtuale di ben venti milioni di euro o giù di lì. La cifra in questione si supera di gran lunga – spiega ancora il Dasoe – se si sommano ai quasi 95 mila senza neppure una dose, i 145 mila 557 “non immunizzati”, cioè quelli che, pur avendo l’obbligo, non hanno richiamato la prima dose. Questi, avverte ancora il Dipartimento delle Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico della Regione, andranno a ingrossare la fila dei “multabili” nel caso non provvedano al richiamo entro ventuno giorni. Aspettando di precisare i conti a quella data, l’ammontare delle sanzioni a quest’ora è esattamente di 9 milioni 428 mila e 100 euro. I quasi 146 mila non immunizzati, si legge nell’ultimo report, danno corpo a una percentuale del 6,92%. Realistico pensare che i numeri saranno erosi dalla corsa al richiamo dei meno ostinati.

Impennata delle vaccinazioni

Le vaccinazioni, intanto, in “ calo naturale a febbraio, hanno fatto registrare a gennaio un’impennata epocale, nella storia della pandemia, la più alta dell’era Covid in Sicilia: nell’analisi delle cause, il potere deterrente delle sanzioni sull’obbligo vaccinale – “certo, ha inciso”, spiegano gli analisti del Dasoe – per gli over 50 scattato il 7 gennaio, si mescola e confonde con la risposta alla quarta violenta ondata di Covid 19, che accosta il paio di mesi appena trascorsi ai picchi (tanto di contagi quanto di vaccini) di maggio-giugno scorsi. Il Dasoe riferisce, infatti, di una media giornaliera domeniche comprese, il mese scorso, di 46 mila 531 dosi, davanti a una media complessiva – comprensiva quindi anche dei momenti di frenata o relativa stasi del contagio – di circa 24 mila dosi. Numeri che portano le vaccinazioni complessive in Sicilia a quota 1 milione 442 mila e 474 dosi.

Sanzioni in arrivo

Ader manderà le multe su mandato del Ministero della Salute, che è di fatto e di diritto il soggetto che reprimerà e incasserà. Le sanzioni da cento euro una botta e via, cioè una tantum salvo recidiva sul mancato completamento successivo del ciclo vaccinale, non saranno precedute né da avvisi di accertamento né da diffide di alcun genere. Arriveranno e basta, tramite facili controlli incrociati resi possibili dall’esame degli elenchi a disposizione periodicamente del Ministero o più semplicemente attraverso i dati diretto del Sistema Tessera Sanitaria, che il decreto autorizza a consultare. Arriveranno sotto forma di lettere e ci si potrà sottrarre al versamento soltanto dimostrando di avere legittime ragioni di esenzione, facendo ricorso. Ciò significa, spiegano dagli uffici di ex Riscossione Sicilia, che “è per ora in corso la verifica su base nazionale dei dati di tenera sanitaria, precedenti e necessari per l’invio delle sanzioni”. L’azione esecutiva, cioè dell’invio materiale delle cartelle esattoriali, scatterà perciò in un secondo momento, nel caso di mancato pagamento o lacunosa (e respinta) giustificazione del mancato adempimento all’obbligo vaccinale. Per il ricorso il termine è di dieci giorni, inviando la documentazione che comprovi esenzione o differimento all’Azienda sanitaria competente per territorio. Sempre entro dieci giorni, sarà possibile chiedere di essere auditi e si dovrà inviare una comunicazione ad Ader sull’invio dei documenti all’autorità sanitaria, la quale nel termine di ulteriori dieci giorni darà il via libera o meno ad Ader per l’irrogazione della sanzione. CONTINUA A LEGGERE SU LIVESICILIA

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