Sicilia povera per gli sprechi |E la mafia non c'entra - Live Sicilia

Sicilia povera per gli sprechi |E la mafia non c’entra

Il sondaggio condotto da Termometro Politico per LiveSicilia: per il 37,2% le difficoltà economiche della Sicilia sono legate alla malapolitica e per il 23 alla corruzione. Solo il 4,5% indica Cosa nostra come causa.

PALERMO – I problemi economici della Sicilia? Dipendono dagli sprechi e dalla corruzione, e in seconda battuta anche dalla “disattenzione” dei politici allo sviluppo. La mafia, invece, non è importante, o almeno non incide sui guai finanziari dell’Isola: è il risultato del primo sondaggio condotto da Termometro Politico in collaborazione con LiveSicilia, che ha sottoposto la domanda a un campione di 900 siciliani (metodologia CAWI, margine d’errore +/-4%).
I risultati sono consultabili nella tabella pubblicata in questa pagina. Per il 37,2% del campione gli sprechi sono il primo problema che il prossimo presidente della Regione dovrà affrontare, seguito a ruota dalla corruzione (23%). Al terzo posto insegue una critica aperta alla politica: per il 16,5% del campione, infatti, il rischio default è stato provocato da “una scarsa attenzione allo sviluppo da parte dei politici”. Il 7,7%, invece, ritiene che il problema sia strutturale: l’arretramento socio-economico del Mezzogiorno, e quindi anche della Sicilia, secondo i siciliani incide sulle casse della Regione più di quanto faccia il numero dei dipendenti, scelto dal 7,3%.
Decisamente più indietro la mafia. Cosa nostra azzoppa le casse della Regione, o almeno è l’elemento determinante, solo per il 4,5% del campione, con un approccio trasversale agli schieramenti: la percentuale, cioè, è omogenea tra gli elettori di sinistra, centro e destra. Quasi ignorate tutte le altre cause: solo per il 2% il problema è legato agli scarsi finanziamenti dello Stato, per l’1% alla crisi economica mondiale e per lo 0,8% degli intervistati all’evasione fiscale, un tema che secondo Termometro Politico è più caro agli elettori del Nord Italia.
La sensibilità agli sprechi, invece, è trasversale alle categorie. Che gli intervistati siano iomini o donne, giovani o anziani, laureati o meno, a indicare la strada dei tagli è una percentuale prevalente e con dati sostanzialmente omogenei. Le donne, invece, “spingono” verso l’alto la corruzione, un problema che gli uomini tendono a trascurare di più. Il gentil sesso, però, ritiene meno importante il numero dei dipendenti regionali, che fra gli uomini è un argomento un po’ più forte.
Dopo questo primo esperimento, LiveSicilia rilancia. Già da domani si entra nel vivo della campagna elettorale, con un sondaggio sulla scelta del candidato presidente che i siciliani vogliono alla guida della Regione. Il sondaggio, che anche in questo caso sarà condotto da Termometro Politico con metodologia CAWI, che prevede la raccolta delle risposte tramite web, sarà disponibile su LiveSicilia a partire da domattina. I risultati saranno disponibili a metà della prossima settimana.

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