Sicilia, la Regione sblocca i pagamenti alle imprese

Sicilia, la Regione sblocca i pagamenti alle imprese

Soddisfazione dell'Ance

PALERMO – Si sbloccano in anticipo i pagamenti della Regione siciliana in favore delle imprese. Ad annunciarlo è una nota dell’Ance.

“Lo sblocco dei pagamenti alle imprese dovuti dalla Regione sin dal 2022, avvenuto in anticipo rispetto agli anni precedenti – si legge nella nota – è frutto della sensibilità del governatore Renato Schifani e dell’assessore all’Economia Marco Falcone, che, ascoltando le continue sollecitazioni dell’Ance Sicilia, si sono impegnati a completare in tempi rapidi il riaccertamento dei residui di bilancio”.

L’Ance parla di “impegno mantenuto che riavvia il confronto con governo regionale proprio a partire da come l’esecutivo intenda rendere strutturale la puntualità dei pagamenti già a partire dalle fatture di quest’anno e per gli anni a seguire”.

“In proposito, per non fare mancare ulteriore liquidità al sistema delle imprese già stremate da crisi, inflazione, caro materiali e aumento dei tassi di interesse sui finanziamenti bancari, il Collegio regionale costruttori edili ritiene che sia necessario un piano di digitalizzazione e di snellimento della macchina amministrativa regionale – prosegue la nota – Allo stesso modo, l’Ance Sicilia sollecita l’approvazione, da parte dell’Ars, del recepimento dinamico della riforma del Codice nazionale degli appalti, entrata in vigore lo scorso 1 luglio, per superare le norme in contrasto con la legge regionale numero 12 del 12 luglio 2011, e anche per trasformare gli uffici regionali gare in centrali uniche di committenza”.

L’Ance Sicilia chiede al governatore Schifani “di intervenire anche come Regione, di concerto col governo nazionale e il sistema bancario regionale, per individuare una soluzione condivisa che consenta di sbloccare i crediti fiscali dei bonus edilizi, che in Sicilia, secondo una stima di Ance Sicilia, ammontano a circa 500 milioni di euro e che, nonostante i recenti interventi normativi nazionali, non trovano ancora risposta da parte degli acquirenti”.


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