PALERMO – Alla fine passa la linea del rigore. L’assemblea dei sindaci ha stabilito che le scuole in Sicilia resteranno chiuse fino a domenica con rientro in presenza in classe a partire da lunedì prossimo. Nel corso di un incontro convocato dal presidente dell’ANCI e sindaco di Palermo Leoluca Orlando si è deciso di andare contro la decisione del governo regionale al termine della task force, aveva deciso per la riapertura già da domani.
Ogni sindaco potrà stabilire se attenersi o meno a quanto stabilito nel corso del vertice da remoto a cui hanno partecipato 140 primi cittadini siciliani. L’adesione alla chiusura è massiccia. Di certo resteranno chiuse le scuole di Palermo, Caltanissetta, Messina, Ragusa, Siracusa, Agrigento e Trapani. I sindaci si appellano al loro ruolo di autorità sanitaria per garantire la sicurezza dei cittadini. A pesare sulla decisione è stata l’incertezza sui dati del contagio tra la popolazione scolastica e la difficoltà ad attuare il tracciamento dei positivi. Naturalmente spetta poi ai dirigenti delle singole scuole organizzare la didattica a distanza in questi giorni di chiusura.
Ecco l’elenco delle scuole chiuse nei comuni siciliani:
Palermo, Messina (dove il sindaco De Luca ha deciso di tenere chiuse le scuole fino al 23 gennaio), Catania, Monreale, Cinisi, Ventimiglia, Caltagirone, Caltanissetta, Ragusa, Siracusa, Agrigento, Trapani, Favara, Porto Empedocle, Sciacca, Cattolica Eraclea, Barcellona Pozzo di Gotto
Arcidiacono sindaco di Monreale: “Attendiamo il quadro completo di salute del nostro territorio per capire quali determinazioni far seguire nella piena consapevolezza che in un tempo strano come quello del Covid, non esiste la scelta corretta ma quella meno sbagliata“.
Favara. Così il sindaco Palumbo: “In tanti in queste ore mi avete chiesto notizie su quali decisioni saranno prese in merito al ritorno a scuola di domani nonostante l’aumento dei contagi. Dalle 15 di oggi fino a pochi minuti fa si è svolta una riunione con altri 200 sindaci della Sicilia. Ci siamo confrontati per trovare una sintesi efficace tra la garanzia del diritto allo studio e la salvaguardia della salute pubblica, in uno dei momenti più difficili degli ultimi mesi sotto il profilo del contagi. La Regione, come saprete, ha stabilito che domani si dovrà tornare in classe. Sono tra coloro che ha ritenuto questa una scelta che non risponde alle necessità delle comunità locali. Per questo abbiamo deciso di firmare congiuntamente delle ordinanza di chiusura delle scuole che permetta di superare questa fase.A breve spero di potervi fornire nuovi aggiornamenti.”
Porto Empedocle. Il sindaco di Porto Empedocle, Calogero Martello, ha firmato un’ordinanza con cui dispone la chiusura delle scuole di ogni grado per le giornate del 13 e 14 gennaio “per espletamento dei servizi di sanificazione”. Nel provvedimento si legge anche che l’ordinanza potrebbe essere impugnata dalla Regione Sicilia.
Sciacca. Così il sindaco Valenti: “Una sola consapevolezza: il contagio corre e non abbiamo dati ed elementi certi sulla reale situazione epidemiologica e sanitaria. In questa assoluta nebbia non è possibile la ripresa domani dell’attività scolastica in presenza. Ad ora, 60 i positivi comunicati nella sola giornata di oggi Ad ora, nessuna risposta sullo screening della popolazione scolastica Ad ora, centinaia i soggetti positivi che non figurano negli elenchi trasmessi dall’ASP Ad ora, nessuna garanzia sul trasporto scolastico. In queste condizioni, le scuole non possono ripartire in presenza. Io ritengo debba essere il governo regionale a prendere atto della situazione e ad adottare i provvedimenti consequenziali. Se così non dovesse essere, adotterò come Sindaco i provvedimenti necessari ad impedire il rientro a scuola lunedì prossimo.”
Cattolica Eraclea. Così il sindaco Borsellino: “Domani 13/01, e nel giorno 14/01, le scuole di ogni ordine e grado, rimarranno chiuse al fine di effettuare il servizio di disinfestazione e derattizzazione.”
Dad a Siracusa e ad Augusta: la provincia è in zona arancione
Anche a Catania i sindaci hanno deciso: ecco la MAPPA delle scuole chiuse
A Terrasini, in provincia di Palermo, il sindaco Giosuè Maniaci ha firmato l’ordinanza per la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado il 13 e 14 gennaio
A Lipari sono oltre 300 i positivi alle al virus e il sindaco Marco Giorgianni annuncia: ” ho deciso di mantenere chiuse le scuole fino al 23 gennaio. Sono sospese anche tutte le attività sportive e ludiche all’aperto”. “Credo anche – ha aggiunto – che i positivi possono essere ancor di piu’ perché il personale dell’Usca è limitato e sta facendo salti mortali per far fronte alle continue richieste di vaccini e di tamponi. Si consideri che oltre a Lipari deve anche seguire le altre sei isole dell’arcipelago. Con questi numeri è probabile che arriverà la zona arancione. Per le scuole saranno i presidi a decidere eventualmente per la dad”. “Superfluo aggiungere – conclude – che sono preoccupato e meno male che anche i cittadini si sono resi conto della gravità della situazione e in questi giorni c’è stata una vera e propria corsa per la vaccinazione”.
Scuole chiuse anche a Bagheria, nel Palermitano, il 13 e 14 gennaio
A Salemi, in provincia di Trapani, si tornerà invece in classe, ecco il post del sindaco Domenico Venuti: “La task force regionale sulla scuola ha preso la decisione sul rientro in classe: domani, giovedì 13 gennaio, gli istituti siciliani riapriranno i battenti. La decisione è stata ufficializzata pochi minuti fa anche dal governo regionale con un comunicato. Ad oggi la Sicilia è in zona gialla e nessun intervento sulla scuola è possibile secondo le norme, come confermato anche da una sentenza del Tar che in Campania ha sospeso il provvedimento di chiusura degli istituti. L’argomento divide profondamente anche i sindaci ma, dopo un confronto che ho avuto con i dirigenti scolastici, ritengo corretto che ci si allinei alle direttive nazionali e regionali e che si rispettino le valutazioni scientifiche dell’Asp secondo la quale, al momento, il rientro a scuola non rappresenta un problema sotto il profilo del Covid-19. Insieme con altri sindaci, quindi, abbiamo deciso di non chiudere le scuole e da domani anche a Salemi si tornerà tra i banchi. La scuola, finora, non ha rappresentato un problema sotto il profilo dei contagi e chiuderla, lasciando aperte tutte le altre attività nel Paese, non avrebbe senso. Nei mesi passati abbiamo già vissuto le influenze negative della Dad sui ragazzi, specie nelle fasce più disagiate. Continueremo tuttavia a seguire l’evoluzione della curva epidemiologica e del quadro normativo, pronti a prendere in esame qualsiasi ipotesi con il solo scopo di tutelare i diritti dei nostri ragazzi in raccordo con tutte le autorità competenti”.
Scuole aperte anche a Castelvetrano, chiuse invece a Campobello e Partanna, sempre nel Trapanese
A Santa Flavia, nel Palermitano, il sindaco Salvatore Sanfilippo ha firmato l’ordinanza per la chiusura delle scuole fino a venerdì. Stessa cosa a Piana degli Albanesi come deciso dal sindaco Rosario Petta.
In provincia di Caltanissetta i sindaci seguono un’unica linea: ecco il post pubblicato su Facebook:
“Al pari di alcuni sindaci della Sicilia chiudono le scuole fino a domenica. Dopo il via libera della Regione, l’Anci nel primo pomeriggio ha riunito i sindaci siciliani e ha stabilito, a maggioranza, di adottare un’ordinanza per “motivi sanitari” in attesa di avere dati “certi comune per comune su pressione ospedaliera, contagi e vaccinati”
I sindaci nisseni, dunque, annunciano la decisione di chiudere le scuole fino a domenica prossima (16 gennaio)
Secondo i Sindaci non ci sono ancora dati “certi” sui tracciamenti nè sui contagi e finché non ci saranno il ritorno in classe non è sicuro. La decisione dei sindaci nisseni, al pari di altri sindaci siciliani appartenenti ad ANCI, è quella di adottare singole ordinanze sulla basa dell’articolo 50 del Testo Unico Enti Locali che dà facoltà ai primi cittadini di intervenire in caso di “pericolo”. “Abbiamo chiesto all’Asp dati specifici sulla scuola che ancora non sono arrivati”.
Per tale motivo e anche per le incertezze legate alla presenza di DPI (mascherine FFP2, rese obbligatorie dal provvedimento nazionale), alla incerta organizzazione del sistema trasporti per gli studenti, alla carente percentuale di vaccinati nella fascia scolare i Sindaci del nisseno hanno deciso di emettere ordinanza di chiusura fino a domenica prossima. La nota è firmata dai primi cittadini di Acquaviva Platani, Bompensiere, Butera, Caltanissetta, Campofranco, Delia, Gela, Marianopoli, Mazzarino, Milena, Montedoro, Mussomeli, Niscemi, Resuttano, Riesi, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco, Sommatino, Sutera, Vallelunga Pratameno e Villalba.
Nel Messinese scuole chiuse anche a Taormina
In provincia di Palermo, ordinanza di chiusura pure a Valledolmo, Bisacquino, Campofiorito, Contessa Entellina,
Chiusa Sclafani, Palazzo Adriano e Prizzi.
Nell’Agrigentino scuole chiuse pure a Sambuca e a Cammarata. “In linea con quanto deciso nella riunione organizzata dall’ANCI, ed in considerazione della situazione del contagio nel nostro territorio – dice il sindaco di Cammarata Giuseppe Mangiapane – sto per firmare l’ordinanza per la sospensione dell’attività didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale fino a sabato 15 Gennaio 2022. Sono il primo a sostenere l’idea di una scuola in presenza, ma devo in primis considerare lo stato in cui versa attualmente il nostro paese. Non bisogna allarmare, è vero, ma bisogna al contempo prendere atto di una situazione che di certo non è rosea ed essere consapevoli del fatto che bisogna mettere in pratica tutte le azioni necessarie ad evitare un ulteriore peggioramento. Questa decisione dunque nasce per tale ragione, al fine di tutelare la salute dei cittadini, dei bambini e di conseguenza dei loro familiari, con la speranza che anche i cittadini facciano la loro parte nel mettere un freno a questa situazione, purtroppo al momento poco felice”.
Scuola chiuse a Carini, nel Palermitano, fino al 16 gennaio. Chiusura anche a Termini Imerese.
Scuole aperte a Partinico, Alcamo e Tusa
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