TAORMINA (ME) – “La politica è l’arte del possibile, l’arte del costruire”. Il leghista Vincenzo Figuccia ha risposto ‘presente’ all’invito del sindaco di Messina Cateno De Luca di partecipare ai lavori dell’assemblea degli amministratori di Sicilia Vera a Taormina. Un invito per parlare di fondi europei e capacità di spesa. Un tema urgente. Sullo sfondo ci solo le polemiche tra il Carroccio e il governo Musumeci e le relative ricuciture. Nessuna fuga in avanti, ci spiega però Figuccia. Anzi: “Ovviamente noi guardiamo a una coalizione ampia di centrodestra, che metta assieme tutte le personalità di spessore che abbiano qualcosa da dire e soprattutto argomenti concreti da mettere in campo per salvare questa nostra terra”.
Un governatore leghista? Continua Figuccia: “Salvini, ovviamente, ha tracciato il profilo del nostro segretario regionale, raccontando di un uomo, anzi un giovane, un quarantenne ma di esperienza, apprezzato da tutta la coalizione. Ha fatto bene a tessere le lodi del segretario regionale. Salvini ha anche detto che ci sono uomini e donne per le principali tornate amministrative. È stato dato mandato al segretario regionale di mettere in campo tutti gli strumenti necessari per onorare questi appuntamenti e vincere”.
Perché Figuccia oggi è seduto al tavolo di un possibile sfidante del centrodestra, compresa la Lega? “Cateno De Luca è notoriamente un mio fraterno amico, ho condiviso con lui tante partite – continua – Come in ogni forma d’arte, vorremmo che la forma divenisse sostanza e che quindi si potesse lavorare insieme per ricostruire questa terra che effettivamente, per troppi decenni, non ha avuto eccellenze al governo. Noi riteniamo importanti le figure degli allenatori, ma anche che risorse fresche possano essere alla guida di questa regione. Ovviamente, nulla è stato ancora definito. A Musumeci, come ha detto il segretario Minardo, saremo leali fino all’ultimo per un’azione di governo”.
Musumeci ha lanciato l’aut aut alla compagine leghista di governo e ha chiesto chiarezza. “Mi sono sembrate assolutamente equilibrate le uscite del segretario regionale – spiega Figuccia – e mi pare che abbia sgomberato il campo da qualsiasi fraintendimento. D’altra parte, Salvini non ha fatto altro che un apprezzamento alla sua dirigenza e al segretario regionale. Francamente, e lo dico con l’affetto che nutro verso il presidente della Regione, mi è sembrato che Musumeci abbia uscito il bazooka davanti a una fionda. Non mi pare che ci siano i presupposti, oggi, per un aut aut”.
Figuccia, seppur per un breve tratto di strada, è stato nella squadra di governo di Nello Musumeci. Soddisfatto dell’esperienza di centrodestra al governo? “Le aspettative, all’inizio, erano tante. Abbiamo ancora uno spiraglio di fiducia. Chiaro, tuttavia, che se questo tempo della raccolta deve arrivare dopo un lungo periodo di semina, adesso i tempi iniziano a stringere. Soddisfatti sarebbe troppo – dice Figuccia – Perché la condizione dei siciliani non è delle migliori, ed è aggravata dalla pandemia. Non era facile gestirla, noi della Lega siamo pronti per dare una mano. Siamo l’unica forza che di fatto non ha mai governato in Sicilia e credo che sia legittimo avere delle altrettante legittime aspettative”.