Siciliani nuovi e di ritorno | L'iniziativa del Rotary - Live Sicilia

Siciliani nuovi e di ritorno | L’iniziativa del Rotary

Da sinistra: Stefania Morici, Angelo Sajeva, Giacomo Fanale, Davide Camarrone e Leoluca Orlando

Nuovi siciliani crescono: chi va e chi viene, chi parte e chi ritorna per investire nell’Isola. Se ne parla negli incontri del Rotary PalermoEst. Presenti il sindaco Orlando, il manager Angelo Sajeva, il medico-imprenditore Pietro Di Marco.

"Sviluppo contro"
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PALERMO – I nuovi siciliani sono coloro che vogliono conoscere il mondo, ma restano sempre legati alla Sicilia; che sentono il bisogno di fare nuove esperienze o che sono obbligati, ma cercano comunque di mantenere saldi i legami. E magari tornare in patria e reinvestire. Ma è anche chi è arrivato da lontano e ha deciso di restare.

Ad una Sicilia multiculturale, che guarda al futuro e non vuole ingrigirsi nel passato, nella burocrazia, nel piangersi addosso, si rivolge il progetto “Sviluppo contro”, incontri promossi dal Rotary Club Palermo Est che pongono l’accento sulla necessità di invertire la tendenza verso l’impoverimento intellettuale e sociale. Il primo affollato appuntamento, dedicato al tema “Nuovi siciliani crescono”, si è tenuto ieri alla Camera di Commercio.

“Bisogna innanzi tutto cambiare le teste: per un giovane che vive a Nantes, andare a lavorare ad Amburgo non è una tragedia – interviene il sindaco Leoluca Orlando -. Per un bagherese che si deve trasferire a Palermo, si. I nostri giovani devono andare a studiare fuori, il mio non è un invito ad emigrare, ma a fare esperienza. Si torna e si investe, con una mentalità nuova che non passa necessariamente dal contributo pubblico”. “Consiglio di fare esperienza fuori dalla Sicilia, acquisire nozioni che permettano di essere competitivi nel mondo del lavoro,– spiega Angelo Sajeva, manager di Class editori -, sennò si viene falciati nel giro di pochi mesi. I periodi di crisi come questo aprono opportunità straordinarie da sfruttare. Per poi magari ritornare, come ho fatto io, e investire nell’isola”. Al convegno, moderato dal giornalista e scrittore Davide Camarrone, sono intervenuti anche i giovani Sarah Di Benedetto (Glifo) e Renato Magistro (Leima) che hanno deciso di investire nell’editoria; Pietro Di Marco, medico ematologo che ha impiantato un’azienda di mele nelle Madonie (i suoi frutti arrivano, complici il sole e la latitudine, un mese prima sui mercati, ma ha incontrato notevoli difficoltà a farsi accettare dai siciliani); Fateh Hamdan, palestinese, a Palermo dal 1980, il sociologo Antonio La Spina e Stefania Morici, siciliana di rientro (ha appena curato PalermoAma Palermo, mettendo insieme pubblico e privato) che ha lavorato a lungo a Milano, ma che a Palermo ha dovuto combattere contro mille difficoltà burocratiche. Giacomo Fanale e Michele Masellis hanno spiegato il progetto a nome del Rotary Club Palermo Est. Contributi del presidente di Confcommercio, Roberto Helg e dei rappresentanti regionali di Cgil, Cisl e Uil.

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