Sicurezza a Palermo, intesa tra prefettura e istituti di vigilanza - Live Sicilia

Sicurezza a Palermo, intesa tra prefettura e istituti di vigilanza

La firma con il prefetto Maria Cucinotta, il sindaco, le forze dell'ordine e i vertici degli istituti privati di vigilanza

PALERMO – Siglato in prefettura a Palermo un protocollo d’intesa con gli istituti privati per potenziare i controlli per cercare di contrastare episodi di violenza, furti e raid vandalici nelle scuole che in questi mesi si sono ripetuti con frequenza.

L’accordo è stato sottoscritto dal prefetto Maria Teresa Cucinotta, dal sindaco Roberto Lagalla, dal questore di Palermo Leopoldo Laricchia, dal comandante del reparto operativo dei carabinieri Ivan Boracchia, dal comandante del gruppo della guardia di finanza Andrea Canale con Giuseppe Fausto Milillo della Ksm Spa, Giuseppe Campagna della Mondialpol Security Spa e Filippo Tripolone della Sicurtransport Spa.

Un’intesa finalizzata a garantire maggiore sicurezza nei luoghi della città più esposti al rischio criminalità. Tra questi la Vucciria, dove un mese fa sette giovani hanno fatto ubriacare una diciannovenne prima della violenza di gruppo avvenuta al Foro Italico, ma anche altre zone della movida, spesso teatro di risse o spaccio di stupefacenti. I vigilantes in servizio di pattugliamento o di guardia per conto dei propri clienti dovranno segnalare se notano qualcosa di strano alle forze dell’ordine a cui spetterà il compito di intervenire.

“L’obiettivo che si prefigge l’amministrazione – ha detto il sindaco Roberto Lagalla – è quello di concorrere, secondo le proprie funzioni, al lavoro e alla pianificazione che avviene nel corso del Comitato provinciale di ordine e sicurezza in Prefettura. La linea di intervento è quella di affidarci sempre di più ai controlli attraverso tecnologie e sistemi avanzati di monitoraggio e questa è la prospettiva della Control Room al Comando della Polizia municipale, per la quale venerdì sarà avviata la sperimentazione e che sarà operativamente a regime nelle prime settimane del prossimo anno. Non sfuggirà il fatto che Palermo non sia in cima alla classifica dei centri più pericolosi in Italia, ma, da quinta città d’Italia, è collocata oltre la trentesima posizione. La Control Room e il protocollo firmato oggi, e proposto su scala nazionale, rappresentano parte dell’impegno che stiamo adottando per aumentare la percezione della sicurezza dei cittadini e lo vogliamo fare sulla base di misure articolate proprio sui tre obiettivi appena citati”.


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