Un centinaio di sindaci siciliani ha manifestato a Roma davanti a Montecitorio e ha incontrato vari esponenti politici per sostenere la richiesta di una fiscalità di vantaggio per i paesi delle zone montane. Per queste aree viene chiesta l’istituzione di “zone franche” per fronteggiare fenomeni di spopolamento e per creare nuove condizioni di sviluppo. Le misure sono state approvate da una legge-voto dell’Assemblea regionale che dovrà essere recepita dal Parlamento nazionale. A sostegno di questa rivendicazione da tempo un comitato guidato da Vincenzo Lapunzina organizza manifestazioni, incontri e mantiene un presidio nella località Irosa, nelle Madonie.
Lo stesso comitato ha promosso ora la mobilitazione dei sindaci dei paesi delle terre alte siciliane. L’iniziativa ha trovato il sostegno dell’Anci, l’associazione dei comuni d’Italia. “L’approvazione delle norma sulle zone franche montane – dice una nota dell’Anci – può rappresentare, per i comuni interessati, uno strumento importante per frenare lo spopolamento e incentivare l’avvio di attività da parte gli operatori economici.
Deve essere considerata come un primo importante passo rispetto a scelte normative più ampie di carattere nazionale e regionale”. La richiesta trova il sostegno trasversale di vari gruppi politici ai quali sono state rappresentate le motivazioni della manifestazione.
“Siamo qui – ha detto Giovanna Bubello sindaco di Alessandria della Rocca piccolo centro della provincia di Agrigento – per rivendicare una fiscalità di vantaggio prevista dalle norme dello statuto siciliano. Chiediamo una politica per lo sviluppo, l’imprenditorialità, il lavoro”. Una delegazione dei sindaci ha incontrato vari capigruppo e i ministri Mara Carfagna e Mariastella Gelmini. (ANSA)