La marcia "negata" al bimbo down, ma alla fine Ruben potrà partecipare

La marcia “negata” al bimbo down, ma alla fine Ruben potrà partecipare

La denuncia del padre del piccolo e la replica dell'Amministrazione

SIRACUSA – È possibile negare la partecipazione alla Marcia dei diritti dell’infanzia a un bambino? Sarebbe accaduto a Siracusa dove giovedì avrà luogo il corteo per le vie della città inserito all’interno della Giornata mondiale dei diritti dei bambini. Una vicenda che nasce dalla necessità di assistenza per il piccolo, che soffre di sindrome di down. Il Comune, però, ci ha ripensato e il bambino, alla fine, potrà partecipare.

Tutto nasce dal coordinamento della marcia di associazioni di volontariato, sportive e del terzo settore, affidato al Comune che avrebbe negato il diritto a partecipare al corteo al bambino di nove anni. Anche se l’assessore all’Istruzione Teresella Celesti, contattata da LiveSicilia, smentisce ogni cosa derubricando lo scambio di pec a un “malinteso” e sottolineando che la partecipazione del piccolo “è stata sempre assicurata”.

La pec e la storia di Ruben

L’ha fatto con una pec inviata ai genitori del piccolo. Ruben ha la sindrome di down, è un disabile gravissimo. È vivace, a scuola rimane non più di tre ore, ha un assistente Asacom e un insegnante di sostegno. I suoi compagni alla marcia ci saranno. Il Comune sottolinea che “non viene precisato il numero delle ore e manca l’assenso dell’Istituto“. E poi che “in ogni caso la tardività della richiesta non consente di attivare il procedimento per le verifiche necessarie” ed “acquisire l’accettazione dell’operatore”.

Il racconto del padre

“Ho inviato una pec il 16 novembre – spiega Antonio Gallitto, papà di Ruben -. Mi sembra che il tempo per le verifiche fosse sufficiente. Ci hanno detto che il parere dell’Istituto non serviva, ma in ogni caso la scuola non ha mai avuto difficoltà a darlo. Il Comune ha recepito la convenzione Onu sui diritti delle persone con diversa abilità. Si parla di uguaglianza e non discriminazione. Si parla di protezione giuridica contro ogni discriminazione. Penso che questi documenti siano destinati a restare solo parole scritte. La realtà è un’altra. Forse si parla esclusivamente di non sforare i budget di spesa. Cosa stiamo insegnando ai nostri figli a sfilare per strada oppure insegniamo loro il rispetto dell’altro e la vera integrazione?”.

La replica dell’assessore

“Si tratta di un malinteso grosso quanto una casa, che offende anche il senso comune”. Non ha dubbi l’assessore all’Istruzione del comune di Siracusa Teresella Celesti che replica alle accuse del papà di Ruben. “Questo signore il venerdì ha fatto la richiesta per avere il servizio di accompagnamento, per una marcia che non è stata organizzata dall’ufficio. L’ufficio ha precisato che la richiesta doveva essere presentata alla scuola”. L’assessore, però, ammette che la risposta messa nera su bianco potrebbe prestarsi a fraintendimenti: “Era una risposta scritta in punta di diritto da un avvocato, un po’ complicata da leggere”. “Per la partecipazione a una manifestazione extrascolastica – aggiunge l’assessore – bisogna contattare la preside dell’istituto, che a sua volta chiama la cooperativa che gestisce il servizio”. Teresella Celesti è un fiume in piena: “Ho contattato il padre del bambino, l’amministrazione non avrebbe mai negato un servizio di questo tipo. La nota contiene la precisazione che in ogni caso sarebbe stato garantito il servizio, è solo un malinteso e avrei preferito ricevere una telefonata, prima delle accuse non fondate”.

“Il bimbo parteciperà”

Il piccolo Ruben, quindi, parteciperà al corteo per le vie di Siracusa. L’amministrazione comunale lo ha comunicato per pec al papà. L’ufficio Istruzione aveva immediatamente riscontrato la richiesta segnalando però “che la tardività dell’istanza non consentiva di attivare il procedimento complesso previsto da regolamento comunale”. Essendo stata spostata la marcia a giovedì “l’Ufficio ha comunicato la copertura finanziaria necessaria, ulteriore rispetto a quella curriculare già prevista, all’operatore per l’attività di assistenza durante tutto l’evento. Tale riconoscimento non è mai avvenuta in passato. Ciò a riprova della sensibilità, tempestività e attenzione dell’Ufficio che si è fatto carico anche di compulsare le altre parti interessate (istituzione scolastica e cooperativa sociale erogatrice del servizio) investite di specifiche competenze nell’ambito del procedimento autorizzatorio”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI