Siracusa, attacco a Cutrufo: | "Pronto a consegnare squadra" - Live Sicilia

Siracusa, attacco a Cutrufo: | “Pronto a consegnare squadra”

Il patron aretuseo pronto ad affidare il club al sindaco. Motivo: uno striscione offensivo.

calcio - serie c
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SIRACUSA – “Non ho alcuna intenzione di subire oltraggi o insulti. Se la mia gestione del Siracusa a qualcuno non va bene sono pronto a consegnare la squadra al sindaco”. Lo ha detto il presidente del club aretuseo Gaetano Cutrufo, che al suo rientro in città nei prossimi giorni incontrerà il sindaco per consegnare la società. La decisione è riconducibile ad uno striscione comparso oggi in città in cui lo stesso Cutrufo viene accusato di speculare su anziani e bambini e per questo dovrebbe vergognarsi. “Chi dovrebbe vergognarsi – ha detto – è il manipolo di anonimi che mi ha attaccato invitandomi a vergognarmi. Ma io dovrei vergognarmi, semmai, perché sottraggo risorse economiche ai miei figli. Vedere una partita al Nicola de Simone costa tra i 3,5 euro e i 13 euro a settimana. Questo consentono le tariffe che abbiamo stabilito. Se qualcuno non sa farsi due conti o ritiene che siano soldi spesi male noi francamente non possiamo farci assolutamente nulla”.

“Qualche giorno addietro ho ricevuto una lettera garbatissima da un tifoso – spiega il presidente del Siracusa – che mi spiegava che lo scorso anno aveva sottoscritto due abbonamenti di tribuna e 4 ridotti (due anziani e due bambini) spendendo 812 euro. In media ognuno di quei 6 spettatori pagava 8 euro per un posto in tribuna Siringo. Quest’anno, se decideranno di riconfermare l’abbonamento, pagheranno 11 euro a partita. Lo scorso anno per quel pacchetto a Foggia avrebbe speso 1.770 euro, a Catania 1.300 anche a Francavilla avrebbe speso di più: 900 euro. Questi sono i numeri”. “Sostenere che speculo sugli anziani e sui bambini dà veramente il voltastomaco – prosegue Cutrufo -. Non mi sarei aspettato nulla del genere dopo gli enormi sacrifici che abbiamo fatto per portare il Siracusa dal nulla fino agli spareggi per la Serie B. In tanti in questi anni mi hanno chiesto chi me lo facesse fare, ma sono sempre stato convinto che era bello fare qualcosa per la propria città. Per la prima volta non ne sono così convinto”.

Successivamente Cutrufo corregge il tiro: “Un momento di rabbia profonda, un’accusa ingiusta. Ma voglio ascoltare le parole di chi mi ha detto di non darla vinta a quanti vogliono distruggere il Siracusa Calcio. Non sono mai fuggito dalla critiche – ha detto il presidente – ma non posso sopportare queste infamie. Ad ogni modo pensiamo ad andare avanti. Ma mi auguro sinceramente che chi ha scritto quello striscione abbia la coerenza di non mettere piede allo stadio. Non sentiremo la loro mancanza. Queste non sono parole mie ma di mia figlia che ha 10 anni e si è resa conto con me che si tratta di stupidi”.


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