SIRACUSA – Il Siracusa continua a non raccogliere punti e, se non fosse per la dura penalizzazione inflitta al Catania, sarebbe il fanalino di coda del campionato di Lega Pro. Gli aretusei però stanno lottando e stanno crescendo sotto il punto di vista dell’intensità, del gioco e della personalità. L’ultima prestazione con il Lecce vista ieri al “De Simone” ne è la prova, ma anche in questa occasione i tanti sforzi non hanno prodotto un risultato positivo. Eppure i leoni hanno tenuto testa per oltre un’ora ai salentini, candidati alla vittoria finale, e le scelte tattiche di Sottil hanno dato i loro buoni frutti. Filosa al fianco di Turati e Sciannamè sull’out di sinistra hanno reso bene contro uno degli attacchi più forti della categoria, mentre Spinelli a centrocampo ha assicurato un maggiore filtro e densità a centrocampo.
È pur vero che sono ancora sporadiche le palle goal create dagli azzurri, ma c’è da dire che nella prima frazione l’arbitro ha annullato un goal a Turati, mentre Catania ci è andato vicino con un colpo di testa alla mezz’ora. Nella ripresa il Siracusa è un po’ calato, complice anche lo schiaffo dell’ex Mancosu che al 67’ approfitta di uno svarione di Pirrello, il quale commette un errore di superficialità colpendo Turati nel tentativo di spazzare. L’unica occasione vera capita sul finale tra i piedi di Longoni che spreca, mentre sul ribaltamento di fronte, con la squadra tutta sbilanciata alla ricerca del pari, il goal di Pacilli è un rischio che i leoni potevano e dovevano correre.
A fine gara, però, mister Sottil non si lascia condizionare dal risultato e guarda anche alla buona prestazione dei suoi: “Non sono contento per la classifica – ha detto – ma ho l’obbligo di guardare anche le prestazioni. Oggi il Siracusa ha tenuto testa ad una formazione come il Lecce e avrebbe meritato almeno il pareggio. Stiamo per superare l’avvio complicato del calendario ma dalla trasferta di Melfi mi aspetto risposte importanti”.
